Il Napoli di Gattuso è con Gattuso: 2-0 al Parma in crisi nera. Ed è di nuovo zona Champions

Quando Eljif Elmas parte palla al piede al trentaduesimo di gara pare sulla trappola per topi di Kitzbuehel, la Mausfalle. Avversari come paletti, in discesa libera verso un capolavoro. Apre lui e chiude Matteo Politano, con un gol che resterà meno nella memoria ma condito da un gesto importante. L'abbraccio con Gattuso dopo la rete del 2-0. Il Parma dei giovani, della classifica che traballa, delle ambizioni di Krause finora non corrisposte dal terreno di gioco, ancora non ingrana. Pure con i nuovi, pure con D'Aversa. Dall'altra parte il Napoli non è bello ma efficace e quando il mare inizia a essere in tempesta, esser pratici è una bella ancora per ritrovare certezze,
L'unico lampo è un arcobaleno Nei primi quarantacinque minuti l'unico lampo è il gol di Elmas. Poi le squadre sono lunghe, distese, sicché quando gli spazi aumentano crescono pure i margini d'errore. La partita non è bella, le sparute occasioni dalle parti di Sepe e Ospina lo dimostrano. Petagna, in campo al posto di Osimhen e Mertens, dura sessanta minuti di spallate e scontri fisici. Non stava bene ma ha messo il coltello tra i denti, solo che ai suoi fianchi Lozano e Insigne non pungono quasi mai verso le latitudini della porta avversaria. Il Napoli tatticamente non ha più il trequartista, sicché l'ingegno di Zielinski viene strozzato e solo Elmas prova a far la sanguisuga dalle parti della difesa avversaria. Il gioco di D'Aversa teoricamente dovrebbe dar fiato agli esterni ma Koulibaly strozza le sortite di Gervinho e Cornelius, davanti, fatica a far da sponda in mezzo ai due marcantoni azzurri.
La chiude Politano La gara scivola via tra la girandola di cambi e poche emozioni. La vigilia per il Napoli era stata delicata, tra le voci su Giuntoli e quelle su Gattuso. Il club ha voluto blindare il suo allenatore e il direttore ha voluto altresì confermare la sintonia con la proprietà. Del domani non v'è certezza, però nell'abbraccio tra Politano e Gattuso, dopo il gol del 2-0 da parte dell'esterno azzurro viziato da una deviazione, c'è il segnale del gruppo. La squadra è con l'allenatore e in un periodo dove i capitani perdono la fascia, dove i simboli crollano, è una manna dal cielo.
