Il tifoso interista Gabriele Salvatores: "Contro il Barcellona la più bella partita della vita"

Il regista premio Oscar, e grande tifoso interista, Gabriele Salvatores ha raccontato ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport la stagione che si sta concludendo: "Cosa custodirò? La partita col Barcellona al ritorno. Anche nella sofferenza abbiamo mantenuto un tratto tutto nostro. Ero allo stadio e credo di aver visto la più bella partita della vita: non sono un tifoso accanito, di solito non rischio infarti, ma quella volta sì... E poi il movimento di Acerbi verso l’area, quella corsa senza un apparente perché: era epica, c’era una forza misteriosa che lo guida va.
Non farò mai un film sul calcio, anche perché una scena in campo non verrebbe mai così bene. In generale, tutta la stagione ha esplorato le pieghe della mente dell’Inter: tra alti e bassi, è stato un thriller psicologico. Un’annata così fa capire per davvero cosa significhi essere interisti. Se andrò a Monaco? Il mio prossimo film è una produzione italo-tedesca e si gira in parte a... Monaco di Baviera. Ma, un po’ per scaramanzia, alle finali non assisto mai dal vivo e non cambierò sta volta.
Però, non la vedrò di certo con amici milanisti come Diego Abatantuono. Con lui è una sofferenza, quando segnano gli altri ti guarda in silenzio come per dire: 'Mi dispiace'. Gli voglio bene, ma in quel momento lo strozzerei".
