Immobile: "La conferma del Bologna in Europa come primo obiettivo. Gattuso? Non l'ho sentito"

Ciro Immobile, nuovo attaccante del Bologna, ha parlato oggi ai microfoni di Sky della nuova avventura in rossoblù e di come è iniziata: "E' stato un bell'inizio, forte, c'è entusiasmo ed è contagioso. Im Turchia ho fatto una esperienza molto importante, ho chiuso l'anno con 20 gol anche con qualche problema fisico nella seconda parte dell'anno, abbiamo anche alzato un trofeo e non è mai scontato. Quest'anno ho ricominciato con l'entusiasmo di un ragazzino".
Quanto ti mancava la Serie A e qual è l'obiettivo?
"Di confermarsi ancora una volta: conta la continuità nel calcio. Io ho lavorato tutta l'estate per trovare una soluzione che mi possa fare gioia e qualche soddisfazione, senza pensare all'età. Ho sempre creduto che col lavoro si possono raggiungere risultati importanti: siamo partiti bene, ho fatto diversi allenamenti, ho fatto due amichevoli e ho fatto gol".
Cosa ti aspetti di dare a questo Bologna?
"Il fatto di allenarsi con Gianni Morandi a bordocampo... è stata una bella emozione, non c'è cosa più italiana di questo. Il Bologna è una squadra collaudata, grazie al lavoro di Italiano e del suo staff, è davvero qualcosa di positivo. L'amore e la protezione che c'è intorno alla squadra mi ha stupito".
Che vi siete detti con Italiano? Che si aspetta da te?
"Già dai primi contatti col mister mi è parso una persona molto sincera, ha tirato fuori tutto quello che aveva come preoccupazioni, ma non tecniche, semplicemente come allenatore che ha già un gruppo coeso e senza dualismi. Era preoccupato, data la mia esperienza e la mia carriera, mettere in difficoltà lui per i miei movimenti e non ascoltarlo in determinate cose. Mi ha fatto piacere partire dalle difficoltà, ci siamo portati avanti".
Come mai tanti ragazzi vanno in Turchia e poi rientrano abbastanza velocemente in Italia?
"Sotto l'aspetto tecnico non c'erano tanti motivi per tornare: il campionato mi piaceva, il club è molto organizzato. Però... da parte mia forse avevo bisogno di sfruttare questi ultimi anni dove la gente mi conosce di più. Quando si è aperta l'opportunità di Bologna l'ho vista così, non ho scartato una per prendere l'altra, era una cosa che mi è piaciuta".
A Bologna han giocato grandissimi campioni. Un anno fatto bene qui potrebbe spalancarti le porte del Mondiale.
"Assolutamente sì, i sogni e gli obiettivi vanno inseguiti e coltivati. Questo è un anno importante per il Bologna, vogliamo dimostrare un'ulteriore crescita e fino a questo momento sta andando tutto da obiettivo".
Gattuso l'hai sentito?
"No, non ancora. Non mi sono mai paragonato a nessuno, non l'ho fatto neanche alla Lazio, però ho sempre cercato di imparare. Gattuso deve solo vedere se sto bene fisicamente, se faccio gol e se posso essere utile alla Nazionale".
Bernardeschi come l'hai trovato?
"È molto motivato: tecnicamente lo conosciamo, sta molto bene e ha smaltito il jet lag. ".
C'è stata una possibilità di tornare alla Lazio?
"No, non c'è stata. Quello che abbiamo fatto insieme, quello che mi ha dato la città di Roma, sono ricordi che mi porto dentro e nessuno me li potrà mai togliere. ".
Una classifica dei tuoi obiettivi?
"La conferma del Bologna in Europa al primo posto: vorrebbe dire fare una stagione importante a livello di squadra, da 65 punti o più. Poi direi fare tanti gol, tornare in Nazionale, vincere la classifica marcatori. È ovvio che se vinci la classifica marcatori... automaticamente dovresti andare al Mondiale (ride, ndr)".
