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Inter-bis rimandata: luci e ombre a Lisbona. Col Napoli tornano i titolarissimi

Inter-bis rimandata: luci e ombre a Lisbona. Col Napoli tornano i titolarissimiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 30 novembre 2023, 07:00Serie A
di Ivan Cardia

Come si giudica un 3-3? Missione difficile, impossible se si parla di due partite in una: gli uomini erano gli stessi, ma non è possibile che l'Inter scesa in campo nel primo tempo di Lisbona fosse la stessa rientrata dagli spogliatoi a inizio ripresa. E invece è così. Dalla trasferta portoghese, Simone Inzaghi porta a casa un punto, un terzo dei gol subiti finora in tutte le gare stagionali e otto cambi. Qualche risposta positiva, parecchi interrogativi.

Ombre… Partiamo al contrario, da quello che non ha convinto. Facile dire Yann Aurel Bisseck: dispiace fosse il giorno del suo 23esimo compleanno, ma il tedesco ha steccato la serata. Tornerà a soffiare il vento nelle vele del partito che valuterebbe volentieri un prestito a gennaio? Chi lo sa. Si è riscattato fino a un certo punto nella ripresa: bene in fase di spinta, ma dietro gli svarioni non sono mancati. Davide Frattesi non fa un centrocampo: è stato tra i migliori, ha segnato un gol bellissimo, ha qualità indiscusse. Era, però, la sua occasione di prendere per mano l'Inter e dimostrare di essere il quarto moschettiere. Missione ancora da completare. Kristjan Asllani non fa un Calhanoglu. E non è una grande notizia, per carità, il turco è ormai tra i migliori nel ruolo in Europa. Però anche l'albanese aveva più o meno lo stesso obiettivo dell'ex Sassuolo, con meno pressioni perché a lui non si richiede di essere un co-titolare, ma una valida alternativa. Serve ancora tempo, peccato perché è in crescita e si vede. Non deve forzare.

… e luci. Lo stesso Frattesi, per carità, finisce anche in questo capitolo: i motivi li abbiamo già detti. La coppia d'attacco: Marko Arnautovic e Alexis Sanchez sono tornati a segnare, il cileno dal dischetto ma i giocatori si giudicano pure dai calci di rigore. È una buona notizia, pure ottima: c'è vita oltre Thuram e Lautaro, non era scontato. I singoli sono più o meno finiti, c'è la squadra: l'Inter lo è, nel segreto degli spogliatoi è credibile che i suoi leader abbiano tuonato come e più di Inzaghi. L'impatto con la gara è da cestinare, buono solo come promemoria per il futuro. La reazione è di chi non si è squagliato quando sarebbe stato lecito farlo.

A Napoli i titolarissimi. Futuro immediato. Se c'era mezzo dubbio, è scomparso. La reazione è stata ottima, questo sì. Ma nessuno degli otto "nuovi" rispetto al derby d'Italia può aver messo un autentico dubbio nella testa di Inzaghi in vista del big match contro gli azzurri di Mazzarri. Che, udite udite, non hanno sfigurato al Bernabeu contro il Real Madrid.

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