Inter, con Oaktree il dossier stadio è sempre più nel vivo: la situazione può cambiare

Come era normale e lecito attendersi, sono giorni di meeting sparsi in Viale della Liberazione. L'Inter non è più di Suning, ma di Oaktree e martedì ci sarà l'assemblea dei soci a Palazzo Parigi, hotel in zona Brera, che darà il via ufficiale alla nuova era americana del club nerazzurro. Verrà infatti nominato un consiglio di amministrazione e verrà anche scelto chi sarà il presidente della società.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, sono soprattutto Alejandro Cano e Katherine Ralph, i due più alti dirigenti, che stanno lavorando incessantemente. Uno degli argomenti d'attualità in casa Inter riguarda lo stadio e ben prima che inizi la nuova stagione è attesa una accelerazione sul tema. Da qualunque lato si guardi la questione è passata più in primo piano di quanto non lo fosse prima perché è ovvio che un fondo di debito che ha escusso un pegno milionario e che vuole rivalutare il più possibile il valore del bene abbia l'interesse a dotare l'Inter di una casa all'altezza.
Steven Zhang si stava concentrando sulla costruzione di un impianto di proprietà al confine tra i comuni di Rozzano e Assago, l'opzione di esclusività sui terreni è stata estesa fino al 31 gennaio e c'è margine per approfondire il tema: Oaktree incontrerà presto le autorità coinvolte per capirne di più. Da ciò che filtra la posizione è la seguente: stadio sì, ma non ci si avventurerà in nessun progetto senza fondamenta certe. Dunque, nessuna preclusione a Rozzano e Assago, ma neanche al restyling di San Siro di concerto con Milan e Comune. L'interlocutore in questo caso è il sindaco di Milano Giuseppe Sala, con cui al più presto sarà organizzato un incontro a Palazzo Marino.
