L'agente Bosco a Scanner: "Regolamento Fifa inapplicabile, rivendichiamo autonomia nazionale"


Christian Bosco, agente CONI e presidente della associazione IAFA, ha parlato oggi al programma Scanner su Radio Firenzeviola. Queste le sue parole sulle recenti novità regolamentari concernenti il mondo degli agenti: "Sicuramente il “peccato originale” è stato rappresentato dalla deregulation FIFA del 2015, che ha ingenerato innegabili criticità, oggi ammesse dalla stessa FIFA. Ciò premesso, indipendentemente dalla “querelle” concernente il difetto di legittimazione di una associazione privata a regolamentare una attività professionale ed economica, il nuovo F.F.A.R. - Fifa football agents regulation - risulta lapalissianamente difforme rispetto a molteplici disposizioni sia comunitarie che nazionali, con particolare riferimento alla normativa italiana, sopratutto in materia di concorrenza e di professioni regolamentate: questo è agevolmente comprovabile dalla comparazione del regolamento Fifa con il dettato delle precitate norme di rango superiore, e da un’ampia giurisprudenza di riferimento. In buona sostanza, tale regolamento “privato”, ovemai non venisse sospeso o annullato dai Tribunali già aditi in diversi paesi, non sarebbe comunque applicabile in Italia".
Neanche la garanzia dei crediti degli agenti?
"Chiaramente questa sarebbe una fattispecie ben accetta, ma presupporrebbe il riconoscimento di legittimazione di un ente privato a regolamentare la nostra attività. Gli agenti sportivi non sono dei “tesserati federali”, pertanto non godono delle medesime tutele nell’ambito dell’ordinamento sportivo: ad ogni modo, il ricorso al giudice ordinario, o al Collegio di Garanzia dello sport presso il CONI, rappresentano strumenti di tutela efficienti, sebbene una afflittivà delle sanzioni - anche in ambito sportivo - per i soggetti inadempienti, sarebbe auspicabile".
Come crede che si evolverà questa vicenda?
“Nell’attesa che la Commissione U.E. vari una Direttiva che sovraintenda e supporti le competenti istituzioni nazionali di tutti i paesi membri a legiferare sul settore, in Italia rivendicheremo la autonomia nazionale che ci spetta ex lege”.
