La forza dello scouting: il Lecce ha preso Krstovic da una squadra di metà classifica slovacca

Atteso domani dalla sfida contro Mateo Retegui, Nikola Krstovic è una delle grandi rivelazioni di questo inizio di stagione in Serie A. La punta montenegrina del Lecce, nata a Golubovci, ha da sempre il vizio del gol. Straordinario sin da giovanissimo, nel 2019 vince la classifica cannonieri in patria con la squadra della sua città: vince il titolo come miglior giovane, conquista la Stella Rossa che per prenderlo spende 300mila euro. Lontano da casa, lontano dalla porta, va così in prestito al piccolo Graficar Belgrado ma pure con Dejan Stankovic in panchina gioca poco e segna meno.

Rinascita slovacca
Tre partite e tre gol in questo meraviglioso inizio di stagione con il Lecce, Krstovic è tornato grande in Slovacchia. Ma non in un grande club ma nel piccolo Dunajska Streda dove si è trasferito nell'estate del 2021. Due stagioni, fa 37 reti totali, vince il titolo di capocannoniere, finisce nel mirino di alcuni club ma nessuno affonda il colpo. Il Lecce ci crede più di tutti, grazie a una segnalazione il ds Pantaleo Corvino mette Krstovic nel mirino, definisce la trattativa e una volta chiusa chiede conferma della bontà del colpo a Mirko Vucinic. Garanzia montenegrina, lui scoperto dal Mago di Vernole come Stevan Jovetic tra Podgorica e dintorni.

La forza dello scouting
La forza delle idee e dello scouting è rappresentata al meglio dall'arrivo di Kristovic al Lecce. Che è andata a pescare il centravanti, come detto, dal Dunajska Streda, ovvero da una formazione di metà classifica. E' vero che i numeri del singolo erano importantissimi, ma il dubbio che fossero viziati da un contesto dove a segnare fosse solo lui ci potevano essere. Non per Corvino. La forza delle idee di uno dei grandi dirigenti della storia del nostro pallone.