Leao, un gol da liberazione. Al momento però non ci sono club interessati a lui

Il gol di Rafael Leao è stato un lampo nella notte. Tre minuti per fare esplodere San Siro contro l'Atalanta, saltando in blocco Holm e Koopmeiners e spedendo una saetta sotto il sette. Applausi a scena aperta e anche un po' di polemichetta per chi non sta credendo nelle sue ultime prestazioni. Vero è che lo stesso portoghese non sta rendendo come due stagioni fa, ma dall'altro lato c'è un rendimento sì ondivago ma è anche normale per chi, a ogni partita, deve essere quello che spacca la porta e le difese avversarie. Non è sempre domenica, nemmeno per i migliori al mondo.
Leao vuole rientrare in quella stretta cerchia. Lo deve fare tramite le prestazioni che, almeno finora, non sono state straordinarie nella nostra Serie A. Ha rinnovato un anno fa, ha ancora quattro anni di contratto con il Milan a 6,5 milioni a stagione - più bonus - e quindi non ci sono problemi: o un'offerta da 175 milioni (la clausola) oppure probabilmente rimarrà.
Certo è che negli ultimi mesi non ci sono stati interessamenti per lui. Il più facile da studiare sarebbe quello del Paris Saint Germain: l'agente (occulto) è Jorge Mendes, amico di Campos. Andrà via Mbappé. I soldi ci sarebbero. È però più un esercizio di stile che non una realtà. Un'ipotesi, attualmente peregrina, e non una certezza. In ogni caso Leao non ha problemi a rimanere al Milan dunque non ci sono requisiti né prerogative per un addio, attualmente. Per le altre questioni ci sarà eventualmente tempo.
