Maccabi Haifa-Fiorentina 3-4, le pagelle: Barak uomo di Conference, riecco Nzola

Risultato finale: Maccabi Haifa-Fiorentina 3-4

MACCABI HAIFA (di Lorenzo Carini)

Kaiuf 5,5 - Punito per quattro volte dalla Fiorentina, avrebbe potuto fare qualcosa in più sulla girata aerea di Nzola mentre non ha colpe particolari sulle tre successive realizzazioni.

Simic 5,5 - Serata particolare per l'ex Ascoli, che si ritrova a giocare contro una squadra italiana dopo lunghi trascorsi nel nostro calcio. Novanta minuti di grande sacrificio con qualche (inevitabile) errore ma anche alcuni importanti interventi.

Seck 6,5 - Non impeccabile in marcatura su Nzola nell'azione dell'1-0 viola, si riscatta dopo una manciata di minuti risultando il più lucido in mischia sugli sviluppi di un corner: è suo il gol dell'1-1. E' uno dei più attenti in difesa: compie davvero tante chiusure importanti, ma non può evitare i quattro gol.

Gershon 5,5 - Serata priva di grandi sbavature, anche se spesso si fa trovare fuori posizione facilitando la manovra in fase avanzata della compagine di Italiano.

Kandil 6 - Si dimentica di Nzola nell'azione dell'1-0 della Fiorentina. Dopo questa svista, però, la partita dell'ex Maccabi Tel Aviv cambia in positivo: aumentano le giocate offensive e torna il sereno per il numero 23, che con forza va a prendersi la sufficienza. Dal 64' Feingold 5,5 - Messo in campo per dare freschezza e centimetri alla difesa israeliana, fa quel che può per contenere le incursioni della Fiorentina.

Mohamed 6,5 - Trova una super giocata in verticale per mettere Kinda nelle condizioni migliori per firmare il 2-1 al minuto 29, ma va anche ad un passo dall'espulsione sul finire del primo tempo quando, già ammonito, viene graziato dall'arbitro dopo un evidente fallo tattico a centrocampo. Serata di alti e bassi, ma tutto sommato più che positiva. Dal 64' Naor 5,5 - In difficoltà nella mezz'ora finale, fa quel che può in supporto al reparto difensivo ma in mezzo al campo fatica ad imporre il proprio gioco.

Show 4,5 - Peggiore in campo, al di là dell'espulsione rimediata a dieci minuti dalla fine a causa della quale sarà costretto a saltare la gara di ritorno: in totale confusione.

Cornud 5,5 - Poca continuità sulla sinistra per il terzino francese: ben contenuto da Kayode, non ha mai l'opportunità di rendersi pericoloso sulla fascia. Attacca la profondità con il contagocce.

Khalaili 7,5 - E' appena un classe 2004, ma in campo si muove da veterano: trova tante giocate di spessore, oltre al bellissimo gol del 3-2 realizzato dopo aver saltato secco Ranieri. Il ragazzo si farà. Dall'85' Podgoreanu s.v.

Kinda 7 - Mette lo zampino sulle prime due reti israeliane: prima batte il corner da cui scaturisce il gol di Seck, poi si mette in proprio e con un bel destro in diagonale buca Terracciano per il 2-1 del Maccabi Haifa. Dal 74' Lesovoy 5 - Troppo morbido nel contrasto al limite con Barak al minuto 95, è il principale colpevole del poker trovato dalla Fiorentina allo scadere.

Pierrot 6,5 - Miglior marcatore del campionato israeliano con 14 reti, l'attaccante di Haiti resta a secco nella piovosa serata di Budapest ma fa un gran lavoro per i compagni, rendendosi piuttosto utile sia sul raddoppio di Kinda che sul tris di Khalaili.

Mesaye Degu 6,5 - Il suo Maccabi Haifa gioca una partita più che dignitosa contro una delle principali candidate alla vittoria finale, ma esce sconfitto soltanto all'ultimo secondo. Al ritorno al "Franchi", tra sette giorni, servirà un'impresa agli israeliani, comunque bravi questa sera ad annullare il divario qualitativo e tecnico con gli avversari.

FIORENTINA (di Dimitri Conti)

Terracciano 5,5 - Battuto due volte già nel primo tempo senza che abbia grandi colpe, sembra poter fare di più sul bel diagonale di Show. Il dubbio vale mezzo punto in meno.

Kayode 6 - Pregevole la palla che consegna sulla testa di Nzola a match appena iniziato, poco dopo però si fa bruciare da Kinda, anche se non sembra proprio tutta colpa sua.

Milenkovic 5 - Ammonito, era diffidato e salterà il ritorno. La sua prestazione è da dimenticare e non solo per il giallo: si veda l'1-1 in cui Seck lo anticipa nettamente.

Ranieri 5 - Alla Bozsik Arena il tandem difensivo viola balla che è una bellezza e il numero 16 fa la sua parte. Sul 3-2 degli israeliani viene seminato con troppa facilità.

Biraghi 6 - Abbastanza in difficoltà per un'oretta buona del match, gli ultimi trenta minuti (comprensivi di assist per Mandragora) sopraelevano la sua prestazione globale.

Mandragora 6,5 - Dovrebbe spettare a lui la cura della parte registica a centrocampo, bada più al sodo. Non perfetto fino al tiro col piede debole che significa gol del 3-3.
Dall'81' Barak 7 -L'uomo della Conference League, dopo aver segnato a Basilea il gol che portò la Fiorentina nella finale dell'anno scorso, firma un altro centro pesante.

Duncan 5,5 - Preso troppe volte in mezzo dai centrocampisti avversari nel primo tempo, sembra trovare qualche contromisura all'intervallo. Ma non è sufficiente.
Dal 75' Bonaventura 6,5 - Procura l'espulsione di Show e fornisce l'assist per il gol vittoria di Barak. Per aver giocato un quarto d'ora più recupero non è affatto male.

Ikone 5 - Nell'azione del primo tempo in cui scarta mezzo Maccabi senza poi riuscire a calciare c'è molto del suo modo di essere giocatore. Anche oggi manca sostanza.
Dall'87' Sottil sv.

Beltran 6,5 - Non troppo preciso nel primo tempo, non getta mai l'arma della voglia e trova il 2-2 con un colpo da calcetto. Non si arrende anche in mezzo a mille difficoltà.

Gonzalez 5 - Grande assente del mondo Fiorentina nelle ultime settimane, anche in terra ungherese si fatica a trovare tracce da lui lasciate sul campo. Serve di più.

Nzola 7 - Ci mette meno di due minuti a giustificare la scelta di Italiano, al gol del vantaggio aggiunge un assist per Beltran. Se doveva lanciare un segnale, l'ha fatto.
Dal 75' Belotti sv.

Vincenzo Italiano 6,5 - Aveva chiesto di non sottovalutare il Maccabi e le scelte di formazione parlano per lui. La Fiorentina non approfitta del vantaggio flash e, a fuoco lento, si fa riprendere e superare prima dell'intervallo. La ripresa è pazza, fatta di risposte colpo su colpo. Prova non brillante ma è abile a sfruttare episodi e momenti: l'assetto iper-offensivo del finale e l'uomo in più gli consegnano una vittoria che sembrava insperata.