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Mastour: "Riparto dalla Virtus Verona per tornare in alto, voglio Serie A, Champions e Mondiale"

Mastour: "Riparto dalla Virtus Verona per tornare in alto, voglio Serie A, Champions e Mondiale"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 17:34Serie C
di Luca Bargellini

Un passato da 'enfant prodige' con la maglia del Milan, seguito da una carriera complicata. Oggi Hachim Mastour non è più un ragazzino, ha 27 anni e ha deciso di raccontarsi attraverso le colonne di SportWeekd, periodico de La Gazzetta dello Sport, a ridosso della sua nuova avventura nel mondo del calcio: quella in Serie C con la maglia della Virtus Verona.

"Lo spot con Neymar lo rifarei mille volte, ho avuto modo di incontrare il mio idolo. In passato mi è stato tolto il sorriso e il piacere di giocare, sono state dette tante cose negative e qualcuno voleva che non giocassi più a calcio. Io ho ancora in testa un obiettivo e voglio continuare a divertirmi. Il mio sogno è arrivare in Serie A, giocare la Champions League e il Mondiale. Con quale maglia? Sono italo-marocchino, sono aperto a tutte le ipotesi".

Dopo l'addio al Milan sono iniziati i problemi: "Tutto quello che ho passato mi è servito ed è giusto che sia stato così. A 16 anni sono stato catapultato nel mondo dei grandi, dieci anni dopo mi piace parlare con i fatti più che con le parole. Sono maturato, ho imparato tanto e tutte le mie esperienze le metto nel mio presente. Ho avuto due vite, sono rinato e non è mai successo che un calciatore abbia avuto un percorso simile. Ero al topo a 16 anni e spero di tornarci ora che sono più maturo. Quando ero ragazzo mi avevano giurato che non avrei mai più messo piede in campo e questo è intollerabile perché non si può spezzare un sogno ad un calciatore. Ho vissuto una fase di depressione, ho perso la fiducia nel prossimo e oggi la mia cerchia di amici è ristretta. Non ho mai trovato un allenatore che mi lasciasse esprimere il mio talento, ho provato ad apprendere da tutte le persone che ho incontrato sul mio percorso perché ogni esperienza arricchisce il tuo bagaglio".

Sulla nuova avventura in rossoblù: "La Virtus Verona è arrivata tramite i miei agenti. Ho avuto subito un bel feeling con Gigi Fresco, mi ha detto che qui c'è un ambiente dove si può crescere, maturare e dove posso tornare al mio livello. Devo solo pensare ad entrare in campo ed essere me stesso. Io mi sento un numero 10, anche se quest'epoca ha ucciso quel tipo di calciatore. Spero che ritorni perché il fantasista è la bellezza del calcio, è il tipo di giocatore che dà soluzioni alla squadra e scombina i piani degli avversari. Ho avuto tante richieste in Italia dall'anno scorso. Le categorie contano poco nel calcio moderno, non mi preoccupa ripartire dalla Serie C. Il giudizio che mi ha dato più fastidio? Essere visto come un ragazzo senza testa, perché non è vero".

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