Parma, Ndiaye: "Ringrazio il Parma per avermi scelto. Voglio imparare tanto in Serie A"

Il Parma ha ufficializzato il suo primo acquisto del mercato estivo: si tratta del classe 2002 Abdoulaye Ndiaye, proveniente dal Troyes. Il giovane difensore senegalese si è presentato oggi in conferenza stampa, direttamente dal Mutti Training Center di Collecchio.
Ore 12.35 - Ha inizio la conferenza stampa.
Parla Ndiaye: "Buongiorno a tutti. Vi ringrazio per essere qui. Le mie prime parole vogliono essere di ringraziamento, innanzitutto per il Parma, per avermi scelto. Ringrazio anche il mister e l'area tecnica, tutto coloro che soi sono impegnati e che mi hanno accolto calorosamente. Il Parma è un club storico e sono molto contento di essere qua".
Cosa pensi di poter dare qui a Parma?
"Parma è una squadra speciale, composta da tanti giovani. Non da ultimo l'allenatore stesso e questo non è un caso. È una squadra che punta molto sui giovani. Sicuramente come difensore porterò solidità e dinamicità. Sono qui anche per imparare ovviamente. Ma le mie esperienze le ho fatte nelle squadre in cui ho militato in precedenza. Voglio comunque imparare tanto perché è la mia prima volta in Serie A, ma voglio dimostrare con determinazione quelle che sono le mie qualità".
A volte in Italia si pensa prima a difendere che attaccare. Cosa pensi di trovare qui a Parma?
"Chiaramente è necessario riuscire a costruire una difesa solida. Per fare questo dobbiamo difendere bene tutti e limitare il rischio di prendere gol. Lavoreremo su questo. Lo staff mi sta già dando una grande mano. Farò tutto ciò che posso come difensore e voglio dare il massimo per il Parma".
Cosa ti aspetti dalla Serie A? Quale sarà il tuo approccio?
"La Serie A è un campionato speciale, che valorizza la difesa e i difensori. È un campionato anche molto tattico. Ho avuto modo di parlarne anche con altri giocatori con cui mi sono confrontato prima di arrivare qui. Tutti mi hanno detto che è un campionato che mi darà la possibilità di migliorare. È un campionato dove ci sono squadre molto competitive e attaccanti molto forti. Sono qui per questo e spero di migliorarmi".
Qual è il tuo messaggio ai tifosi?
"Ai tifosi dico che sono qui per difendere i colori del Parma. Darò tutto quello che ho per la squadra sul campo. Sono pronto a lottare".
A Lione hai giocato con calciatori del calibro di Cherki e Barcola. In questi primi giorni a Parma c'è già qualcuno che ti ha impressionato?
"Ho giocato con tanti calciatori importanti, come Barcola, con il quale abbiamo avuto la stessa formazione a Lione. Qui ho già avuto modo di constatare che ci sono dei giocatori forti. Però la cosa che mi è piaciuta di più è il collettivo: ritengo che sia più importante avere un collettivo solido e coeso, e qui a Parma l'ho visto. Sono sicuro che con questo riusciremo a costruire una grande squadra per dare al Parma ciò che si merita".
A Bastia hai giocato in una difesa a tre. A Troyes e Bresti in una a quattro. Hai una preferenza o per te è indifferente?
"Penso che in quanto giocatori dobbiamo essere pronti ad adattarci. Nella mia carriera ho avuto situazioni in cui ho giocato in una difesa a tre, in altre a quattro. Sarò pronto qualsiasi cosa deciderà il mister e adattarmi a qualsiasi sua richiesta".
Qual è il tuo modello? A chi ti ispiri?
"Mi ritengo un difensore moderno, che ama giocare con la palla tra i piedi ma ama anche difendere. Oggi i difensori devono essere polivalenti. Tra i miei idoli c'è Koulibaly, che ho sentito prima del mio approdo a Parma e che mi ha consigliato di venire qui. Mi ha parlato molto bene della Serie A e di questa squadra. Mi ha detto che questo campionato è adatto a me e alle mie caratteristiche, essendo io un giocatore che ama difendere e giocare con la palla tra i piedi".
Ci sono altri francesi qua a Parma. Che cosa ti hanno detto in questi primi giorni?
"È bello trovare dei francesi qui, ma non voglio fermarmi a questo. Il mio obiettivo è imparare piano piano l'italiano. Sicuramente mi sarà utile sul campo. Coi francesi ho avuto l'opportunità di parlare e di imparare subito delle cose relative al campo. Ma in generale mi sono trovato bene con tutti i compagni di squadra, quindi sono molto contento".
Che emozione è giocare la Champions League?
"Senz'altro giocare in Champions è stato un onore. Tutti i giocatori sognano di giocarci un giorno. Ritengo che sia tra le emozioni più belle al mondo. È stata un'emozione inspiegabile. Sono molto contento di averci giocato e di aver potuto trarre insegnamenti da questo. Ma questo è il passato, adesso sono concentrato sul dare il massimo in questa nuova avventura".
Ore 13.00 - Termina la conferenza stampa
