Pavard e Thuram, un secondo tempo da urlo, la migliore Inter di Inzaghi? È solo l'inizio

Parlez-vous français? È una lingua che sta sempre più simpatica ai tifosi dell'Inter, quella di Benjamin Pavard e Marcus Thuram. I migliori in campo, nell'1-0 al Benfica, al netto di quel che la UEFA - i cui premi spesso sono assegnati in maniera complicata da spiegare - pensi della indecifrabile prestazione di Lautaro. L'ex Bayern ha chiuso ogni spazio, finalmente certificato il suo status di super-colpo internazionale. Strapagato? Si può discutere dei 30 milioni di euro per un giocatore in scadenza di contratto. Nella sera in cui emerge qualche rimpianto per Trubin, non del valore assoluto di un difensore di caratura massima. Con lui, brilla il figlio di Lillian: ormai troppi indizi e pure parecchie prove, Tikus è un fattore determinante. Sprinta e dribbla, ispira e poi segna: ha margini di miglioramento, ma è già uno che fa la differenza.
Un secondo tempo da urlo. Come la reazione al pari di San Sebastián, o alla sconfitta col Sassuolo. Questa Inter, per ora, rifugge i tunnel. Tecnici e pure psicologici. Quello di ieri era uno stress test fondamentale, anche perché - Simone Inzaghi l'ha detto chiaramente - ci si aspettava un approccio diverso a livello tattico dal Benfica. Quarantacinque minuti di assestamento, poi una ripresa di dominio totale: un'altra buona notizia.
È la miglior Inter di Inzaghi? Il tecnico piacentino ha ricordato che, di belle Inter, se ne sono già viste parecchie con lui. Però, al netto del fatto che sarebbe bastato poco per trasformare un pareggio e una sconfitta, l'Inter poteva agevolmente segnare tre o quattro gol a un avversario come il Benfica, tutto fuorché da sottovalutare. Con un dettaglio: ricordarsi chi era in prima fascia ai sorteggi di Nyon. Inzaghi ci ha messo la mano: nella ripresa ha fatto vedere ai suoi giocatori quello che non aveva funzionato, il resto sono stati minuti di un'intensità pazzesca. E di un gioco, viste le recenti critiche, parecchio corale.
È solo l'inizio. Perché tante volte si è detto come questa Inter 3.0 possa essere quella che somiglia di più al suo allenatore. Perfetta per Inzaghi. Nel derby e ieri sera, forse, i primi veri assaggi di quello che può essere se avrà continuata in futuro. Le mancano ancora molti giocatori: su tutti Frattesi, ma pure Cuadrado e Arnautovic. Dimenticata l'Anoeta, la peggior Inter di questa stagione, riprende una marcia. Con una grossa conferma: raggiungere la finale di Istanbul non è stato un caso.
