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Recuperi e Nazionali, Fonseca incrocia le dita per il tour de force che vale la Champions

Recuperi e Nazionali, Fonseca incrocia le dita per il tour de force che vale la Champions TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 28 marzo 2021, 07:00Serie A
di Dario Marchetti

Poco meno di due mesi restano a Fonseca per convincere i Friedkin a rinnovarlo e alla Roma per centrare l’obiettivo dichiarato a inizio stagione. La crescita della società nei prossimi anni passerà soprattuto dall’accesso alla Champions League. Giocare nell’Europa dei grandi garantisce un altro genere di introiti, oggi fondamentali visto il contesto pandemico nel quale il mondo del calcio, e non solo, si trova. Le strade, allora, in casa giallorossa arrivati a questo punto dell’anno sono ancora due. La prima più lunga e assolutamente non facile, è quella del campionato. Mancano dieci partite alla fine della Serie A e la doppia sconfitta con Parma e Napoli ha allontanato la Roma dal quarto posto, adesso distante 5 punti. Recuperare non è facile perché Lazio, Napoli e Atalanta vanno più veloce e a parità di punti gli scontri diretti condannerebbero comunque la squadra di Fonseca. Il piano B, invece, prevede l’all-in sull’Europa League. Dopo Pasqua ci sarà il doppio confronto con l’Ajax, due match sulla carta alla portata dei giallorossi e che se superati potrebbero portare in dote la semifinale contro la vincente tra Granada e Manchester United. Vincere l’Europa League, oltre che portare un titolo in una bacheca vuota dal 2008, significherebbe giocare ad agosto la Supercoppa ed entrare nel tabellone principale della prossima Champions. Arrivandoci dall’Europa League il percorso sarebbe più corto rispetto al campionato (basterebbero 5 partite invece di dieci), ma non sarebbe più semplice. Per questo, almeno fino alla gara di ritorno con l’Ajax, Fonseca non darà un indirizzo preciso alla sua squadra.

Decidere di puntare solo sulla coppa o sul campionato da subito potrebbe rivelarsi nel breve un’arma a doppio taglio. Meglio giocare su più tavoli e rimandare le valutazioni a qualche settimana dopo. Di una cosa, però, l’allenatore è certo: ci sarà bisogno di tutti. Dal 3 al 25, la Roma sarà costretta a giocare 3 volte a settimana per un totale di 7 gare in 22 giorni. Potrebbero addirittura diventare 13 (di cui tre big match) in 43 in caso di accesso alle semifinali. Ecco allora che la giornata di oggi rappresenta la quiete prima della tempesta. L’ultimo giorno di riposo a Trigoria prima del tour de force e la speranza è di riavere a disposizione per sabato a Reggio Emilia con il Sassuolo almeno Smalling, Veretout e Cristante. Per Mkhitaryan bisognerà aspettare la gara d’andata dell’8 aprile con l’Ajax, mentre nel calendario di Zaniolo la gara con la prima squadra segnata con un circolato rosso è quella del 22 aprile con l’Atalanta all’Olimpico. Se la Roma facesse percorso pieno in Europa League, Nicolò avrebbe a disposizione dieci partite tra campionato e coppa per dare il suo contributo e tentare il tutto per tutto in chiave Europeo. Fonseca, però, non guarda così oltre e si augura intanto di chiudere le due settimane di nazionali senza altri problemi, oltre quelli già emersi di Cristante e Kumbulla. Per quest'ultimo bisogna attendere gli accertamenti per capire l'entità dell'infortunio.

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