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Sampdoria, Giampaolo: "Questo campionato ci sta insegnando che le partite vanno tutte giocate"

Sampdoria, Giampaolo: "Questo campionato ci sta insegnando che le partite vanno tutte giocate"TUTTO mercato WEB
domenica 27 febbraio 2022, 13:23Serie A
di Andrea Piras

Vigilia di campionato per la Sampdoria che domani scenderà in campo in trasferta contro l'Atalanta. In vista del match del Gewiss Stadium, il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo ha parlato ai canale ufficiale del club: "Innanzitutto l'attenzione del mondo è a quella che è la situazione in Ucraina. E' una miseria assoluta nel 2022. Con noi c'è Supryaga che penso che abbia evitato anche la chiamata alle armi perchè se fosse rimasto lì avrebbe dovuto imbracciare un fucile, come stanno facendo tutti i civili ucraini dai 18 ai 60 anni. Con Supryaga abbiamo parlato, anche grazie ad un interprete, abbiamo cercato di capire come stesse lui, come stesse la sua famiglia e quale fosse il suo stato d'animo. Devo dire che il ragazzo, chiaramente preoccupato per la sua famiglia, ma ci ha rincuorato e ha rincuorato anche se stesso. Poi il mondo guarda quello che succede".

L'Atalanta?
"E' una squadra forte, che ti azzanna. Lo sappiamo tutti. E' una squadra che nel dispendio di energie è anche scientifica. E' una squadra anche molto codificata, che ha idee chiare. In questi ultimi anni ha fatto campionati straordinari e anche scuola perché a livello europeo si è fatta rispettare. Ha dimostrato giovedì in coppa anche senza gli attaccanti di essere una squadra forte. Questo campionato ci sta insegnando che le partite vanno tutte giocate. Si parte dallo 0-0 e si gioca. Abbiamo cercato di prepararla al meglio delle nostre possibilità, domani vediamo quanto bravi siamo stati".

La designazione di Sozza?
"Io penso sia stata ineccepibile, perfetta. Perchè Sozza, è vero che ha arbitrato poche partite in A, ma ha arbitrato partite importanti. Probabilmente è un cavallo di razza. Irrati è una garanzia, quindi hanno attenzionato questa partita come doveva essere attenzionata".

Il VAR?
"Io sono sempre favorevole. Non è in dubbio il VAR perchè ci siamo dimenticati quando il VAR non c'era cosa succedeva. Il VAR certifica una regola. Semmai il problema non è il VAR, può esserlo quella specifica regola".

La lotta salvezza?
"E' una battaglia. Ti devi sporcare le mani, la faccia, ci devi stare. Quando dico che devi giocare le partite senza guardare in faccia l'avversario significa che ci sono punti in palio anche lì. Altrimenti quante ne giochi? Quattro? Cinque? Ne dobbiamo giocare dodici. La lotta è dura, coinvolge tante squadre e dobbiamo saperci stare. Dobbiamo uscire dal campo che abbiamo dato tutto, che abbiamo giocato una partita con coraggio, che ci abbiamo provato. Poi va bene sempre. Non va bene quando non giochi la partita, non va bene quando sei alla mercé dell'avversario, non va bene quando sei pavido e non va bene quando ti caghi addosso. Devi giocarle le partite".

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