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Sampdoria-Torino 1-0, le pagelle: gol vittoria di Candreva, Sanabria troppo nascosto

Sampdoria-Torino 1-0, le pagelle: gol vittoria di Candreva, Sanabria troppo nascostoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 22 marzo 2021, 06:34Serie A
di Dimitri Conti
fonte pagelle Sampdoria, Andrea Piras

Risultato: Sampdoria - Torino 1-0
25’ Candreva

SAMPDORIA

Audero 6 - Dà sicurezza al reparto facendo sempre sentire la sua voce e uscendo sempre con il giusto tempo. Si fa vedere anche fuori dall’area sbrogliando una matassa intricata.
Bereszynski 6 - Quando difende riesce sempre a contenere le sfuriate di Ansaldi dalla sua parte. Meno preciso invece quando deve accompagnare l’azione commettendo alcune ingenuità.
Tonelli 6,5 - Dopo il gol nel derby torna in campo dal primo minuto per far fronte alla fisicità degli attaccanti del Torino. Anticipa l’avversario con eleganza e tranquillità senza rischiare mai.
(Dal 73’ Yoshida 6 - Non entra bene in partita sbagliando qualche pallone poi è comunque sicuro al centro della difesa).
Colley 6,5 - Stacca sempre con il tempo giusto sull’avversario di turno rischiando solo in un’occasione nella ripresa quando concede un calcio di punizione dal limite. La chiusura di testa su Belotti nella ripresa vale un gol.
Augello 6,5 - Più propositivo sulla corsia di sinistra. Trova il guizzo giusto per superare Lyanco dando il via all’azione che porta Candreva a realizzare il gol dell’1-0.
Candreva 6,5 - Dalla sua parte il Torino spinge diverse volte andando al cross. Ha però il merito di realizzare il gol della vittoria ricevendo un assist di Gabbiadini e piazzando il pallone dove Sirigu non può arrivare.
(Dall’88’ Damsgaard sv)
Thorsby 6 - Fa tanta legna in mezzo ad un centrocampo molto fisico come quello del Torino. Si abbassa e sfrutta i suoi centimetri sui palloni alti.
Ekdal 6,5 - Perde un pallone nel primo tempo che si sarebbe potuto trasformare in un contropiede sanguinoso ma sono anche tanti i palloni recuperati in mezzo al campo dove lotta con grinta e, alla lunga, domina.
Jankto 6 - Ranieri gli dà spesso le indicazioni ma lui perde troppi duelli sulla corsia di sinistra dove viene spesso anticipato dall’avversario di turno. Macina però tanti chilometri aiutando la squadra nella fase difensiva quando il Toro spingeva.
Gabbiadini 6,5 - Si muove molto su tutto il fronte offensivo cercando spesso lo scambio con Quagliarella. Ha il merito di servire con lucidità e freddezza il pallone a Candreva per l’1-0 della Samp.
(Dal 66’ Keita Balde 5,5 - Prova ad accelerare ma viene sempre braccato dalla retroguardia granata).
Quagliarella 6 - L’azione del gol di Candreva nasce da un suo passaggio per Augello. Nel primo tempo colpisce il palo con un tiro potente deviato prima da Lyanco e poi da Sirigu.
(Dall’88’ Ferrari sv)
Allenatore: Ranieri 6,5 - La sua Sampdoria gioca con compattezza e voglia di lottare fino all’ultimo secondo. I cambi avrebbero potuto dare qualcosa in più alla squadra ma alla fine sono tre punti importanti per l’obiettivo finale.

TORINO

Sirigu 6 - Non deve lavorare molto, ma non ha nemmeno modo di rendersi salvifico: Candreva è davvero troppo vicino, il palo lo aiuta invece con Quagliarella. Totalmente inoperoso nella ripresa.
Izzo 6 - Prestazione ordinata, cerca anche di accompagnare con più qualità possibile. Avrebbe pennellato un gran bel cross sulla testa di Gojak, non fosse stato per il tocco di Belotti.
(dal 73’ Singo 6 - Nicola cambia modulo e vuole spingere anche con i terzini: lui accompagna, ma non trova campo da attaccare nella stretta difesa di casa).
Lyanco 5,5 - Augello gli sfreccia via a fianco, e dagli spazi che trova nasce il gol di Candreva. Mette poi in mostra un campionario delle sue capacità migliori, specie l'anticipo, ma non basta.
Bremer 5,5 - Candreva è tenuto in gioco da lui: Augello disordina la linea e lui rimane troppo arretrato, vanificando il possibile fuorigioco. Unica macchia nella sua partita, è troppo evidente per ignorarla.
Vojvoda 5,5 - Viene coinvolto molto in attacco, ma sebbene si faccia trovare spesso e volentieri nel posto giusto, manca totalmente nella precisione delle giocate. Persino su una rimessa laterale.
(dal 59’ Verdi 5,5 - Dai primi palloni che tocca sembrerebbe essere uno dei prescelti per cambiare le sorti del match, ma si rivela più illusione che altro. Pecca di precisione in qualche giocata).
Rincon 5 - Da mezzala in un centrocampo a tre serve accompagnamento costante: è lì che emerge qualche lacuna tecnica di troppo. Deve poi uscire prima del previsto per una botta alla testa.
(dall’80’ Bonazzoli s.v.)
Mandragora 6 - In fase di non possesso è elemento prezioso per Nicola, che infatti non ci rinuncia mai. Meglio nel primo che nel secondo tempo, in cui avrebbe un paio di chance per tirare non sfruttate.
Gojak 5,5 - I suoi tentativi di attaccare gli spazi si infrangono contro la farraginosa manovra offensiva. Un tocco di Belotti gli impedisce un possibile gol, ma è l’unica cosa per cui lo si ricorda davvero oggi.
(dall’80’ Murru s.v.)
Ansaldi 6,5 - Nel desolante primo tempo del Torino, è l’unico a dare vivacità alle manovre d’attacco. Discorso che vale anche per la ripresa: tiene sempre impegnato Bereszynski, e l'azione più pericolosa nasce dai suoi piedi.
Belotti 5,5 - Si vede che fisicamente deve ritrovare lo smalto migliore, non per questo però si sottrae alla battaglia. Primo tempo complicatissimo, meglio nel secondo: è lui il più pericoloso, ma non prende la porta.
Sanabria 5 - Preferito a Zaza, nell’ora scarsa di gioco che gli concede Nicola non lo ripaga, rimanendo sempre troppo nascosto nel suo derby personale. Tanto che il tecnico cambia idea: fuori lui, non Belotti.
(dal 59’ Zaza 5,5 - Deve partire dalla panchina, dopo un’ora ecco il suo momento: saranno le aspettative su una possibile svolta, ma non riesce a lasciare granché il segno).
Allenatore: Nicola 5 - Punta a sfruttare il buon momento recente, e conferma il 3-5-2 optando per Sanabria dal 1’ al posto di Zaza. Il Torino è compatto da subito, ma crea poco e niente, subendo gol al primo tiro avversario nello specchio. La reazione, fino all’intervallo, è inesistente: lui aspetta a cambiare, rientrando con gli stessi ventidue nella ripresa. Dopo un’ora di nulla in attacco, dentro Verdi e Zaza con cambio modulo che riesce a far alzare davvero il baricentro dei suoi. Peccato però che il risultato non cambi: nonostante un lungo stato d'assedio finale, il Torino non mette insieme neanche un tiro nello specchio.

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