Padella sul ritorno a Benevento: “Quando Vigorito ha chiamato non ho potuto dire di no”

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo Emanuele Padella è tornato al Benevento. Aveva vestito la maglia giallorossa tra il 2014 e il 2017, mentre solo poche settimane fa è tornato nelle vesti di collaboratore operativo del direttore tecnico Marcello Carli. Ad ogni modo lo stesso Padella ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al Giornale di Vicenza:
“Nel 2020 non eravamo la squadra più forte ma quella giusta per vincere il campionato e mi fa rabbia quando, all'epoca, dissero che la Reggiana avrebbe potuto superarci se il Covid non avesse interrotto il campionato. Quel campionato l'avremmo comunque vinto noi. Quest'anno la squadra di Vecchi ha fatto una rimonta eccezionale, poi non so cosa sia successo con la Virtus Verona, ma è evidente che la botta è stata tremenda e lì si è spezzato qualcosa”.
“In C devi avere giocatori capaci di gestire le situazioni difficili e bravi ad adattarsi, perché giocare al Menti davanti a 9mila persone o ad Arzignano davanti a 500 spettatori non è la stessa cosa. Qui sono legato alla piazza, sono passato dalla Serie C alla Serie A. Ho il patentino da allenatore e quello da direttore sportivo, quando Oreste Vigorito mi ha chiamato non ho potuto dire di no. Qui mi sento stimato prima di tutto come persona”.
