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Terremoto Barcellona - Che cos'è il Barçagate: ripercorriamo tutte le tappe dello scandalo

Terremoto Barcellona - Che cos'è il Barçagate: ripercorriamo tutte le tappe dello scandalo
lunedì 1 marzo 2021, 13:38Serie A
di Gaetano Mocciaro

Clamoroso in casa Barcellona. L’ex presidente Josep Maria Bartomeu è stato arrestato in mattinata dai Mossos d’Esquadra, nell’ambito dell’inchiesta legata al BarçaGate. Con lui, arrestati anche Òscar Grau e Romà Gómez Ponti, rispettivamente CEO e direttore del dipartimento giuridico del club catalano.

Facciamo il riassunto delle puntate precedenti, relativamente al BarçaGate: di cosa si tratta e come si è evoluta la vicenda in questi mesi?

RAFFORZARE L'IMMAGINE DI BARTOMEU, METTERE IN CATTIVA LUCE I PERSONAGGI SCOMODI - Tutto parte nel febbraio 2020 con la comunicazione del e sul Barcellona finito sotto la lente d'ingrandimento dell'emittente Cadena SER, che realizza un'inchiesta sull'azienda di professionisti dell'informazione con cui collaborerebbe la società catalana per influenzare a suo piacimento l'opinione pubblica. Tale partnership da un milione di euro con 'I3 Ventures' sarebbe volta, nello specifico, a proteggere la reputazione del presidente Bartomeu e dell'intero Consiglio di amministrazione, mettendo invece in cattiva luce via social ex giocatori, candidati alla presidenza e personaggi "scomodi" come Messi, Piqué e Xavi.

IL BARCELLONA NEGA E CHIEDE LA RETTIFICA - Il Barcellona prima reagisce scandalizzato, promettendo azioni legali e chiedendo la rettifica della notizia divulgata: "I3 Ventures, provider del club, non ha alcun vincolo con tali profili e, se sarà dimostrato qualsiasi tipo di collegamento, il club rescinderà immediatamente il suo contratto e intraprenderà le opportune azioni legali per difendere i suoi legittimi interessi" è la reazione, datata 17 febbraio.

BARTOMEU: "ECCO PERCHÈ ABBIAMO RISOLTO CON I3 VENTURES - Prende parola il giorno seguente direttamente Josep Maria Bartomeu: "Voglio chiarire ai nostri partner che nessuno ha mai assunto società per screditare giocatori, ex giocatori, dirigenti, presidenti ed ex presidenti. È falso e ci difenderemo nelle sedi opportune. Abbiamo assunto I3Ventures nel 2017 e stamattina abbiamo risolto il contratto perché abbiamo avuto la conferma che sia collegata a un'altra società. Se mi chiedete se abbiamo cercato di preservare la nostra immagine attraverso servizi di social media, la risposta è sì. Ma non abbiamo screditato nessuno". Cadena SER rilancia pubblicando un dossier di 36 pagine che proverebbe le accuse mosse nella giornata precedente.

BARTOMEU SOSPENDE MASFERRER - La Junta Directiva convoca il 19 febbraio una riunione d'urgenza con la Comisión Delegada, formata dal presidente Bartomeu, dai vicepresidenti, dai segretari e dal direttore generale. A seguito della riunione del Consiglio, alcuni membri del direttivo chiedono a Bartomeu la convocazione di elezioni anticipate. E l'assunzione di un revisore esterno per decidere cosa è successo a tutta questa vicenda. Bartomeu accetta di assumere Price WaterHouse Coopers, ma non accetta di indire un'elezione. In quella stessa riunione, il presidente ha annunciato la sospensione del rapporto di lavoro e della retribuzione del suo braccio destro, il capo del gabinetto presidenziale, Jaume Masferrer, ideologo dell'assunzione di tali servizi. Mesi dopo si scoprirà che Masferrer era sospeso dal lavoro, ma non dallo stipendio.

NUOVI DETTAGLI SULLE DIFFAMAZIONI SOCIAL - Il 27 febbraio il quotidiano El Pais rivela che alcuni degli account dei social media che difendono Bartomeu e diffamano vari bersagli fanno parte di un database del gruppo NiceStream, che era stato già utilizzato anni prima in un'altra campagna diffamatoria contro il movimento indipendentista. Tutti questi account vengono immediatamente disattivati.

BARTOMEU FA PRESSIONE SUI MEMBRI DELLA JUNTA - Il 7 aprile Bartomeu intima a diversi dirigenti di dimettersi, con la minaccia di declassarli in caso contrario. Tra di essi c'è l'ex vicepresidente Emili Rousaud, scelto mesi prima come "delfino" per le elezioni del 2021.

IL TERREMOTO DELLA JUNTA: IN SEI SI DIMETTONO PER IL BARCAGATE - Il 10 aprile il terremoto: vengono presentate le dimissioni in blocco di sei membri del Consiglio di Amministrazione. A partire dal "delfino" di Josep Maria Bartomeu, Emili Rousaud, sfiduciato dal presidente, assieme ad altri cinque membri della Junta: Enrique Tombas, Silvio Elías, Josep Pont, Maria Teixidor y Jordi Calsamiglia. I sei hanno lasciato una lettera d'addio ai soci. Le ragioni delle dimissioni sono spiegate in una lettera, divulgata da La Vanguardia, dove i sei dimissionari sottolineano: "Il nostro disincanto con lo sfortunato episodio sui social network, noto come "Barçagate", di cui abbiamo appreso attraverso la stampa".

ROUSAUD ATTACCA: "QUALCUNO HA MESSO LE MANI SULLE CASSE DEL CLUB" - Duro attacco di Emili Rousaud, sempre datato 10 aprile, attraverso un'intervista a RAC1: "Mi sembra chiaro che qualcuno abbia messo le mani sulle casse del club. Non so se il presidente lo sapesse, ma non possiamo guardare da un'altra parte. La chiave sta nella frammentazione delle fatture e dell'audit". E sul Barçagate: "Se paghi un milione di euro per qualcosa che ne vale 100.000... Si è frazionato il pagamento di questo milione in cinque fatture da 200.000 euro proprio per evitare il controllo della commissione, c'è un'investigazione in corso. Il tema dei social è qualcosa di sporco, ma non sappiamo chi ci sia dietro".

NON SOLO I3 VENTURES - Il programma 'Què t'hi Jugues' rivela che il club non solo ha contratto la società I3Ventures, ma che, almeno, ci sono altre cinque società del conglomerato NiceStream che hanno un contratto con il club : NS Group, Tantra Soft SA , Digital Side SA, Big Data Solutions SA e Futuric SA. Inoltre, queste società emettono fatture a vari dipartimenti del club al fine di suddividere i pagamenti: Masia, Activos Digitales, Barça Innovation Hub, Media e FCB Foundation.

BARTOMEU DENUNCIATO - La piattaforma partner Dignitat Blaugrana presenta una denuncia presso la Corte d'istruzione numero 13 di Barcellona contro Bartomeu, Masferrer e Carlos Ibáñez per amministrazione ingiusta e corruzione tra individui.

ISPEZIONE A SORPRESA DELLA POLIZIA - Il 5 luglio si è verificata un'ispezione a sorpresa della polizia negli uffici del Barcellona. Il motivo è da ricercare nella raccolta di nuovi documenti relativi ad alcuni affari tenuti con la società I3 Ventures, con pagamenti non chiari agli occhi delle autorità investigative. Da parte sua, la società blaugrana, nella figura del presidente Bartomeu, ha fatto sapere di essere stata pubblicamente screditata e, in risposta, ha presentato una denuncia contro ignoti.

IL RUOLO DI MASFERRER -Il 6 luglio il Barcellona rende pubbliche le conclusioni di Price WaterHouse Coopers sulla vicenda. Nonostante sia stato rivelato che Jaume Masferrer abbia partecipato attivamente ai contenuti sui social media, che è stato pagato un premio e che le fatture sono state divise per eludere i controlli interni, il club continua a negare che tali servizi di diffamazione siano stati assunti ammettendo solamente i diversi errori amministrativi nell'evitare i controlli.

BARTOMEU: "HO SCELTO IO DI ASSUMERE I3VENTURES" -Il 7 luglio Bartomeu dichiara: "La decisione di assumere I3 Ventures poi è stata mia. Era quella che mi ispirava maggiore fiducia". Allo stesso tempo Bartomeu ha riconosciuto che ci sono state delle irregolarità nei pagamenti, delle quali si è comunque dichiarato non a conoscenza fino all'esplosione del caso.

TORNA MASFERRER - Jaume Masferrer torna al suo lavoro, anche se con un ruolo indipendente e senza influenza nell'area della comunicazione. Continuerà a essere il braccio destro di Bartomeu.

IL TRIBUNALE ESTENDE LE INDAGINI - Il 7 ottobre Il giudice del tribunale di istruzione numero 13 di Barcellona, ​​Ariadna Gil, trova degli indizi di un reato ed estende le indagini.

PIQUÈ ATTACCA BARTOMEU E MASFERRER - Il 23 ottobre prende parola Gerard Piqué nel corso di un'intervista a La Vanguardia: "È oltraggioso che il club abbia speso dei solidi per criticarci". Ricordiamo che lo scandalo di cui si parla ha visto il club contattare un'azienda che ha creato degli account sui social network per criticare le leggende del club ma soprattutto i possibili avversari politici allo scopo di rafforzare la posizione del presidente e del suo CdA. La persona incaricata alla gestione di questi servizi, Jaume Masferrer, sta peraltro ancora lavorando nel club: "E questo fa molto male. Lo dico qui perché l'ho già detto personalmente. Il mio rapporto col presidente può essere cordiale ma ci sono cose che restano".

BARTOMEU SI DIMETTE - Arriviamo al 27 ottobre, con le dimissioni di Bartomeu. La macchia della "I3 Ventures" oltre ad altre scelte discutibili oscura il suo palmarès, fatto di 13 titoli.

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