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TMW - I verdetti della stampa. Juve: Chiesa il migliore, Pirlo strappa la sufficienza

TMW - I verdetti della stampa. Juve: Chiesa il migliore, Pirlo strappa la sufficienzaTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
lunedì 24 maggio 2021, 18:38Serie A
di Simone Dinoi

Tempo di verdetti. Di bilanci. È finito il campionato di Serie A 2020-2021: Inter campione, poi Milan, Atalanta e Juventus in Champions League. Giù Benevento, Parma e Crotone. Cristiano Ronaldo capocannoniere, per la prima volta da quando è in Italia. Ma non è tutto qui: TuttoMercatoWeb ha deciso di interpellare tre firme per ogni piazza di Serie A per i giudizi sulla stagione appena conclusa. Chi è stato il migliore? Chi il peggiore? Quale voto alla squadra? E quale all’allenatore?

IL MIGLIORE

Filippo Bonsignore (Corriere dello Sport): "Cuadrado. Per continuità di rendimento e per quanto è diventato fondamentale ago della bilancia dal punto di tattico e dello sviluppo del gioco. Aggiungo anche Chiesa, che si è guadagnato i gradi di leader del futuro con una vera e propria esplosione. E Danilo come sorpresa".

Alberto Mauro (Il Messaggero): "De Ligt, simbolo della rinascita della nuova Juve. Bene anche Chiesa e Danilo, ma De Ligt è diventato ormai il punto fermo della difesa raccogliendo l’eredità di Chiellini".

Romeo Agresti (Goal.com): "Chiesa perché si è dimostrato un giocatore di livello con ampi margini di miglioramento e soprattutto di grande personalità che è sempre un ingrediente necessario.

IL PEGGIORE

Filippo Bonsignore (Corriere dello Sport): "Arthur, Ramsey e Bernardeschi. Tanti infortuni ma anche un rendimento imbarazzante".

Alberto Mauro (Il Messaggero): "Ramsey, al fotofinish con Bernardeschi. Stagione da incubo tra infortuni, incertezze tattiche e grandi difficoltà. Amplificate da un ingaggio monstre: non tutte le scommesse a parametro zero si vincono".

Romeo Agresti (Goal.com): "Ramsey che sarebbe ingiudicabile perché sempre infortunato. Però da un giocatore che percepisce il suo stipendio e con il suo curriculum ci si aspettava che potesse diventare un giocatore funzionale. Invece è stato impalpabile e anche non più giustificabile: ormai credo sia giusto trovargli una nuova collocazione".

VOTO ALLA SQUADRA

Filippo Bonsignore (Corriere dello Sport): "6,5. Il finale con la Coppa Italia e la qualificazione in Champions non copre il cammino non da Juve compiuto lungo tutta la stagione. Imperdonabili gli errori che sono costati scudetto ed eliminazione agli ottavi col Porto".

Alberto Mauro (Il Messaggero): "5. Nel finale ha dimostrato di avere un potenziale da scudetto, che però ha dissipato con approcci molli e gare svogliate contro avversari di medio basso livello".

Romeo Agresti (Goal.com): "6. Solo per la qualificazione alla Champions e per i due trofei. Resta una stagione molto deludente considerando come l’obiettivo dichiarato fosse il decimo scudetto di fila e invece la Juve si è ritrovata a raggiungere il quarto posto all’ultima curva e a uscire agli ottavi di Champions contro un avversario abbordabilissimo".

VOTO ALL’ALLENATORE

Filippo Bonsignore (Corriere dello Sport): "6,5. Alla fine promosso ma in extremis. Troppo forte e ai limiti del presuntuoso la rivoluzione copernicana imposta all’inizio senza tempo per provare giocatori e idee. Covid e infortuni sono alibi validi durante l’annata per spiegare tante difficoltà. La Juve migliore si è vista quando sono tornate dominanti le caratteristiche della vecchia Juve: equilibrio, concretezza, sacrificio. Merita una seconda chance perché le idee sono valide ma servono anche giocatori adatti e meno voli pindarici".

Alberto Mauro (Il Messaggero): "5,5. In una stagione normale sarebbe arrivato secondo e almeno ai quarti di Champions. Nelle difficoltà di una Juve alle prese con Covid, infortuni e un ricambio generazionale massiccio ha imparato in fretta, sbagliando molto all’inizio, e trovando la vera Juve solo nel finale".

Romeo Agresti (Goal.com): "6. Primo anno da allenatore, ha comunque conquistato due trofei e ha portato la Juve in Champions. Però avrebbe potuto fare molto di più considerando la qualità collettiva a disposizione".

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