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TMW - I verdetti della stampa. Parma: stagione da 3, disastro D'Aversa e Liverani

TMW - I verdetti della stampa. Parma: stagione da 3, disastro D'Aversa e LiveraniTUTTO mercato WEB
© foto di Nicolò Campo/Image Sport
lunedì 24 maggio 2021, 20:08Serie A
di Niccolò Pasta

Tempo di verdetti. Di bilanci. È finito il campionato di Serie A 2020-2021: Inter campione, poi Milan, Atalanta e Juventus in Champions League. Giù Benevento, Parma e Crotone. Cristiano Ronaldo capocannoniere, per la prima volta da quando è in Italia. Ma non è tutto qui: TuttoMercatoWeb ha deciso di interpellare tre firme per ogni piazza di Serie A per i giudizi sulla stagione appena conclusa. Chi è stato il migliore? Chi il peggiore? Quale voto alla squadra? E quale all’allenatore?

IL MIGLIORE
Francesca De Vincenzi, ParmaPress24: “Juraj Kucka, per distacco. Capitan coraggio, attaccato alla maglia, ha giocato in qualsiasi ruolo. È stato l’ultimo ad arrendersi e ha dimostrato di essere un uomo prima che un calciatore”.

Lorenzo Fava, SportParma: “Juraj Kucka. Un giocatore i cui numeri dimostrano che ha sempre avuto l’atteggiamento giusto, con spirito battagliero. Sette gol in ventotto presenze, capocannoniere del Parma, spesso gol pesanti e otto cartellini gialli che dimostrano come abbia sempre dato tutto, non mollando mai nonostante predicasse nel deserto”.

Alessandro Tedeschi, ParmaLive.com: “Valentin Mihaila. Nonostante sia stato fuori a lungo è sicuramente la nota più lieta del campionato ed uno dei pochi punti fermi da cui ripartire nella prossima stagione”.

IL PEGGIORE
Francesca De Vincenzi, ParmaPress24: “Sepe. Le voci estive e le spinte del procuratore che lo voleva in una squadra di maggior spessore lo hanno probabilmente distratto. È stata la sua annata peggiore, ha fatto grandissimi passi indietro rispetto agli anni precedenti”.

Lorenzo Fava, SportParma: “Sono combattuto tra Gervinho, Kurtic, Cornelius e Sepe. Scelgo l’ivoriano, che ha brillato in tre partite, con il Genoa e le due a San Siro. Ha segnato cinque gol ma in tre partite, senza dare praticamente mai il contributo minimo alla causa. È sembrato un corpo estraneo dai progetti dei due tecnici, la sua brillantezza ed il suo estro sono stati un lontano ricordo, segno che il suo tempo a Parma era finito da diversi mesi”.

Alessandro Tedeschi, ParmaLive.com: “Gara dura, ma direi Gervinho, vera delusione soprattutto per l’atteggiamento avuto in campo: tolti i due exploit a San Siro restano solo partite in cui il suo apporto spesso e volentieri è stato nullo e a tratti irritante”.

VOTO ALL'ALLENATORE
Francesca De Vincenzi, ParmaPress24: “Liverani voto 5, un giudizio di stima. Non ha avuto tempo di lavorare con la squadra. Ha avuto troppa presunzione di voler essere legato al suo modo di giocare pur non avendo i giocatori giusti a disposizione. D’Aversa voto 6, una via di mezzo tra l’8 per il coraggio di tornare sapendo che avrebbe potuto rovinare quanto costruito in questi anni e il 4 perché alla fine retrocede con solo otto punti raccolti”.

Lorenzo Fava, SportParma: “Liverani voto 5. Esonerato alla sedicesima giornata da diciassettesimo con sei pareggi e due vittorie, pochi punti ma la maggior parte della stagione. Aveva iniziato a capire che questa squadra aveva lacune difensive e non era idonea al suo credo, riuscendo a cambiare i connotati trasformando la squadra con attitudine più difensiva. D’Aversa voto 4.5. I suoi numeri sono impietosi, solo otto punti. Da quando è arrivato il Parma è precipitato al diciottesimo posto, facendo poi anche peggio, chiudendo con la maglia nera di ultima del campionato. Ci si aspettava una reazione emotiva dopo il suo arrivo che probabilmente è arrivata solo nella partita di Reggio Emilia contro il Sassuolo, che ha concluso la stagione con il fallo di Busi nel recupero”.

Alessandro Tedeschi, ParmaLive.com: “5 a Liverani, a cui sicuramente si chiedeva di più e che ha pagato a caro prezzo gli scontri diretti persi con Torino e Crotone. 12 punti in 17 partite sono senza dubbio un bottino insufficiente. Voto 4 per Roberto D’Aversa, che in questi mesi è riuscito a fare peggio di Liverani: una vittoria in ventuno partite è veramente troppo poco. E a poco serve cercare colpevoli per la mancata svolta: quando le occasioni gettate al vento sono così tante, la colpa è di tutti, nessuno escluso”.

VOTO ALLA STAGIONE
Francesca De Vincenzi, ParmaPress24: “Tre. È stata una stagione iniziata malissimo, tra milioni di problematiche, ed è finita peggio con numeri che parlano chiarissimo. Ad inizio stagione il Parma da tanti era stato indicato come una squadra a rischio, ma nessuno si sarebbe immaginato una annata così”.

Lorenzo Fava, SportParma: “Tre, perché come al Liceo non si scende sotto il tre. Tre come le vittorie stagionali, troppo poche per una squadra che aveva i mezzi per salvarsi. Stagione peggiore di sempre in Serie A, anche peggio dell’anno del fallimento in cui si chiuse con 19 punti ma con sette punti di penalizzazione. Brutto segnale per il futuro che rischia di portare qualche strascico anche nella prossima stagione”.

Alessandro Tedeschi, ParmaLive.com: “Tre. Tra una difesa colabrodo e un attacco sterile questo Parma non è mai entrato realmente nella condizione di lottare per la salvezza. Una prima parte di stagione in cui serviva tempo per assemblare una squadra con tanti innesti nuovi ed una seconda parte in cui la paura ha avuto il sopravvento. Resta veramente poco da tenere per la ripartenza dalla Serie B”.

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