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TMW - I verdetti della stampa. Spezia: Maggiore il migliore, stagione da dieci e lode

TMW - I verdetti della stampa. Spezia: Maggiore il migliore, stagione da dieci e lodeTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 24 maggio 2021, 17:53Serie A
di Niccolò Pasta

Tempo di verdetti. Di bilanci. È finito il campionato di Serie A 2020-2021: Inter campione, poi Milan, Atalanta e Juventus in Champions League. Giù Benevento, Parma e Crotone. Cristiano Ronaldo capocannoniere, per la prima volta da quando è in Italia. Ma non è tutto qui: TuttoMercatoWeb ha deciso di interpellare tre firme per ogni piazza di Serie A per i giudizi sulla stagione appena conclusa. Chi è stato il migliore? Chi il peggiore? Quale voto alla squadra? E quale all’allenatore?

IL MIGLIORE
Lidia Vivaldi, AcSpeziaNews.it: “La stagione dello Spezia è stata eccezionale sotto tutti i punti di vista, ma vorrei sottolineare l'apporto dei tanti giovani ed in particolare di coloro che non avevano mai nemmeno assaporato la Serie A. Giulio Maggiore, che da esordiente in questa categoria ha spesso indossato la fascia di capitano, Tommaso Pobega, capace di segnare gol pesantissimi in alcune partite chiave della stagione. Insieme a loro Piccoli, Marchizza, Erlic, Ismajli, Nzola, e gli altri due ragazzi "made in Spezia" Bastoni e Vignali. Tutti hanno saputo affrontare la Serie A con la sicurezza dei veterani”.

Lucia Anselmi, Il Secolo XIX: “Giulio Maggiore, forse in ex equo con Matteo Ricci che si è guadagnato anche la convocazione in nazionale maggiore. Il Golden boy di Spezia però è quello che sale sul gradino più alto del podio”.

Guido Lorenzelli, CalcioSpezia.it: “Giulio Maggiore, un ragazzo di Spezia e cresciuto nello Spezia, al debutto in Serie A. Si è responsabilizzato con la fascia di capitano, è cresciuto tantissimo ed è stato il più continuo dei suoi, anche nei momenti più difficili dello Spezia. Ha segnato cinque reti, anche decisive come quella contro il Cagliari, e le statistiche dimostrano come sia un calciatore importante anche a livello di recupero palla, un dato che spiega quanto sia importante anche a livello di interdizione e non solo in costruzione”.

IL PEGGIORE
Lidia Vivaldi, AcSpeziaNews.it: “È sicuramente difficile individuare un peggiore, ma si può dire che le difficoltà più grosse siano derivate dal dover rinunciare per lungo tempo al proprio stadio a causa dei lavori di adeguamento. La speranza è che quando i tifosi spezzini potranno finalmente tornare sugli spalti, questi siano gli spalti del Picco e non quelli di uno stadio lontano centinaia di chilometri”.

Lucia Anselmi, Il Secolo XIX: “Purtroppo Jacopo Sala. Doveva essere l’annata del suo riscatto ma è stato un buco nell’acqua. Non si è mai visto”.

Guido Lorenzelli, CalcioSpezia.it: “Difficile dirlo perché tutti hanno dato il massimo ma vista la partenza e l’infortunio dico Andrej Galabinov, che non è stato presentabile per la Serie A. È stato un corpo estraneo”.

VOTO ALLA STAGIONE
Lidia Vivaldi, AcSpeziaNews.it: “Poteva essere un 10, perché come recita il motto "A ne ghe credo" (non ci credo, in dialetto locale), aver conquistato la permanenza in Serie A con una giornata di anticipo è sicuramente qualcosa di incredibile. Tuttavia il voto giusto è 9,5, perché questo campionato purtroppo ha avuto un grande assente, i tifosi Aquilotti, che avrebbero meritato di godere in prima persona dei tanti momenti emozionanti vissuti dalla squadra. Per questo la salvezza ha un valore ancora maggiore”.

Lucia Anselmi, Il Secolo XIX: “Dieci. Una stagione giocata al massimo per le capacità di una neopromossa che è riuscita a raccogliere ben 39 punti”.

Guido Lorenzelli, CalcioSpezia.it: “Non può che essere dieci. Ci saremmo accontentati di una salvezza all’ultimo secondo ed invece è arrivata anche con novanta minuti di anticipo. Lo Spezia si è preso tante soddisfazioni, la vittoria con Milan, Napoli, Sassuolo, il pareggio con l’Inter. Una stagione da dieci, con anche un percorso importante in Coppa Italia eliminando la Roma”.

VOTO ALL’ALLENATORE
Lidia Vivaldi, AcSpeziaNews.it: “10 e lode. Il vero artefice del piccolo miracolo Spezia. Vincenzo Italiano ha saputo guidare la squadra attraverso tutti gli alti e bassi di una stagione intensa, è riuscito a prevedere i momenti difficili andando a correggere gli sbandamenti che potevano pregiudicarne il percorso. Ha mantenuto fede alla propria filosofia di gioco, anche a costo di concedere qualcosa lungo la strada, pur di non snaturare una squadra costruita su meccanismi certosini. Inoltre è stato abilissimo a creare un gruppo coeso che ha dimostrato piena fiducia nel proprio mister. Da poco è subentrata alla presidenza la famiglia Platek, sarà interessante scoprire se il carisma e le ambizioni dell'allenatore avranno fatto breccia anche nei nuovi proprietari”.

Lucia Anselmi, Il Secolo XIX: “Un dieci +. Ha compiuto una seconda impresa. È un allenatore in ascesa e l’augurio per lo Spezia è quello di vederlo anche il prossimo anno in panchina per compiere, chissà, anche una nuova impresa”.

Guido Lorenzelli, CalcioSpezia.it: “Nove. Ha compiuto un’impresa, ha espresso un calcio piacevole ed è andato a giocarsela con tutte senza avere paura. Una stagione importante, ha subito tanti gol ma ne ha segnati tanti, conseguendo con una giornata di anticipo la salvezza. Lo Spezia è un piccolo miracolo, e lui ha fatto crescere tanti giocatori che in molti pensavano non potessero calcare la Serie A. Se ci saranno plusvalenze tanto merito sarà suo”.

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