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TMW RADIO - Carboni: "Con Conte libero non so se la Roma sceglierebbe ancora Mourinho"

TMW RADIO - Carboni: "Con Conte libero non so se la Roma sceglierebbe ancora Mourinho"
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
mercoledì 16 giugno 2021, 19:01Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Amedeo Carboni intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Amedeo Carboni ha parlato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Si comincia dall'Europeo dell'Italia: "Il secondo tempo con la Turchia è stato solido, da protagonista. In parte anche nel primo... La normale tensione si sarà fatta un po' sentire ma poi si è vista una bella Italia. Non so se la Turchia abbia perso credito ma arrivava con buone credenziali. Tra gli azzurri c'è una bella combinazione di esperti e esordienti a certe competizioni. Bene perché non sono mai rimasti ad aspettare, rimaniamo coi piedi per terra anche se si può ben sperare. C'è molta fiducia".

Come lo ricorda il suo, quello del '96?
"Purtroppo uscimmo al primo turno per differenza reti con la Germania, anche se eravamo davvero una bellissima squadra. La fortuna non ci ha assistito, avevamo le due future finaliste nel girone. Per una serie di circostanze venimmo eliminati e ci rimanemmo male perché eravamo forti".

Che Nazionale del passato rivede in questa?
"Senza troppa scaramanzia ma di solito quando cominciamo male poi è la volta che arrivi in fondo. Con Prandelli in realtà arrivammo in finale partendo da subito con un bel gioco... Ogni squadra però ha la sua personalità, Chiellini e Bonucci fanno da chioccia ai più giovani o meno esperti. C'è carattere, è stato costruito un gruppo e si vede: quello è il primo passo per coprire anche eventuali difetti".

Paghiamo il gap infrastrutturale?
"Siamo un po' il fanalino di coda in Europa anche se mi pare che da parte del lato sportivo delle istituzioni stiano arrivando aiuti e sovvenzioni per cambiare questa situazione. Per la maggior parte siamo ancora con gli stadi degli anni '90, ma il calcio e la sua energia sono cambiati. Gli impianti vanno vissuti nell'intera settimana per essere punto di riferimento della città, ospitando altri eventi. Non è solo un campo da calcio".

Che ne pensa di questo Spinazzola?
"Pur partendo da dietro è stato quello che ha creato situazioni peggiori nell'area turca. Si è dimostrato un protagonista, non ha avuto timori e ha giocato come avrebbe fatto nella Roma, cosa non facile. Ha mostrato personalità".

Che si dice in Spagna dopo lo 0-0 con la Svezia?
"Si aspettavano qualcosa di più, su questo non c'è dubbio. La Svezia non mi è parsa tutto questo furore... Davanti i giocatori forti ci sono, da Morata volevano di più: quando è entrato Gerard Moreno si è visto che fosse più brillante. Non si capisce se Morata si senta insicuro e insoddisfatto: ha troppi alti e bassi. Per com'è Luis Enrique non mi meraviglierei di rivederlo dal 1': per il personaggio, più gli vanno contro un giocatore e più lo ripropone. Magari metterà sia lui che Morata, anche perché dovrà valutare l'aspetto psicologico".

Intrigato da Mourinho a Roma?
"L'ultimo Mourinho non è stato quello di Inter, Real Madrid o Chelsea. Con Manchester United e Tottenham è andata male: la città di Roma ha fame ma è anche molto critica. Con Conte libero, forse, potessero tornare indietro non so se sceglierebbero ancora Mourinho".

Che può fare Ancelotti al Real Madrid?
"Intanto tranquillizzare un ambiente che ha dei malumori dopo l'uscita di Zidane. Vero però che i ritorni non sono mai facili, in più la piazza ha situazioni con giocatori importanti, vedi Ramos, che stanno per o potrebbero uscire. Come ambiente è un po' pericoloso ma come fai a dire no al Real Madrid?".

Solo la Francia può perdere l'Europeo?
"No, assolutamente. Il calcio è bello perché di scritto non c'è mai niente. Certo, la Francia è una delle realtà più forti dell'Europeo ma ci potrebbero essere delle sorprese, tra Belgio o anche noi dell'Italia. Non sempre i favoriti arrivano fino in fondo".

Guedes è nome giusto per la Fiorentina e pronto per la Serie A?
"Posso parlarvi del giocatore, senza provare a prevedere il futuro. Ha dei numeri straordinari, calcia benissimo, corre, è bravo nel dribbling ma ha avuto degli alti e bassi. Non so se sia dovuto al fatto che da giovane magari fai fatica a mantenere certi livelli o al fatto che la situazione un po' così del Valencia non l'abbia aiutato. Però è ancora giovane e straordinario, il Valencia l'ha pagato tantissimo. Non credo la Fiorentina pagherà certe cifre, il giocatore poi ha pure un contratto pesante. Economicamente non so, tecnicamente vale la pena".

De Paul all'Atletico Madrid, che le pare?
"La sua fortuna è aver giocato in Italia così come Simeone, oltre a essere argentino pure lui. Il modo di lavorare del Cholo è molto italiano, io credo che possa soltanto andare in meglio. Dovrà essere protagonista col lavoro, perché l'Atletico ha tanti giocatori di livello. Parte un po' avvantaggiato, anche perché le qualità le ha tutte".

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