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Torino, Ricci non brilla in Nazionale. Ma Juric gli strizza l’occhio da Bergamo

Torino, Ricci non brilla in Nazionale. Ma Juric gli strizza l’occhio da BergamoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 09:30Serie A
di Emanuele Pastorella

Se Samuele Ricci fosse quello visto contro la Moldova, non avrebbe di certo tanti occhi addosso. Durante i 45 minuti disputati contro la nazionale numero 154 del Ranking FIFA non ha mai preso davvero in mano la manovra azzurra, senza rischiare nulla e cercando sempre il passaggio orizzontale più semplice. Ed è anche per una prestazione decisamente sottotono che l’ormai ex commissario tecnico Luciano Spalletti lo ha lasciato negli spogliatoi all’intervallo, facendolo accomodare in panchina al fianco dell’altro granata Casadei. Durante l’anno, però, il capitano del Toro ha continuato il suo percorso di crescita e ha toccato anche picchi altissimi di rendimento, tanto da meritarsi le attenzioni delle big. “Uno o due giocatori andranno ceduti durante la prossima estate” ha ribadito in più occasioni il presidente Cairo, con Ricci che sembra davvero uno dei candidati a lasciare i granata. Anche perché può rappresentare un’altra plusvalenza, arrivato per circa 10 milioni di euro e ora messo in vetrina a una cifra triplicata. Si era parlato tanto del Milan, poi con l’arrivo di Massimiliano Allegri si è raffreddata la pista. Ma in un’altra piazza è arrivato un tecnico che stravede per il classe 2001.

Fu proprio Ivan Juric a indicarlo alla dirigenza del Toro nel gennaio del 2022, quando Ricci sbarcò sotto la Mole. E adesso che il croato si è insediato sulla panchina dell’Atalanta potrebbero aprirsi nuovi scenari. Meno di dodici mesi fa fu Raoul Bellanova a prendere la strada verso Bergamo, l’anno prima ancora Buongiorno si ritrovò a un passo dalla Dea per poi rifiutare la proposta. Anche Ricci sembra pronto per il salto che al Toro non è mai riuscito a fare, e il suo legame con Juric può anche favorire l’operazione. “Il mister mi ha aiutato tantissimo ed è stato fondamentale, devo ringraziarlo molto - diceva il centrocampista giusto qualche mese fa - anche se in in allenamento mi massacrava e mi diceva 'Non puoi giocare a calcio con questo fisico', aveva ragione: mi son reso conto che bisognava lavorare altrimenti non si stava in campo, mi sono allenato in palestra ed è cambiato il mio modo di vedere il calcio perché prima lo vedevo come un bambino, solo divertimento, e da lì ho iniziato a maturare e a capire che ci sono altre cose”. La pista Ricci-Atalanta si può scaldare nelle prossime settimane.

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