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Verona-Inter 0-6, le pagelle: l'Hellas è un disastro, Lautaro stratosferico

Verona-Inter 0-6, le pagelle: l'Hellas è un disastro, Lautaro stratosfericoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 4 maggio 2023, 06:57Serie A
di Ivan Cardia

Risultato finale: Hellas Verona-Inter 0-6

Le pagelle dell'Hellas Verona - A cura di Giampaolo Gaias

Montipò 6 - Non ha colpe sui gol anche se poteva fare meglio sul 6-0 di Lautaro. Soprattutto nel primo tempo compie 2-3 parate importanti.

Hien 4,5 - Serataccia come tutta l'Hellas, Dzeko fa quello che vuole. Dal 61' Coppola 5 - Entra a partita ampiamente compromessa e non può far nulla per cambiare il corso del match.

Magnani 4,5 Viene schiacciato dallo strapotere dell'attacco neroazzurro. Serata da dimenticare.

Ceccherini 4 - Tanti errori in una serata nera per tutta la difesa dell'Hellas. Dzeko e Lautaro ringraziano e lanciano l'Inter. Dall'82' Cabal s.v.

Faraoni 5,5 - Uno degli ultimi a mollare. Qualche sortita offensiva, soprattutto nel primo tempo ma fatica in fase difensiva.

Tameze 4,5 - Perde un pallone sanguinoso che vale il contropiede e conseguente 3-0 di Dzeko. Davvero tanti errori.

Abildgaard 4,5 - Anche lui non è esente da colpe. Il centrocampo interista gli fa perdere la bussola e la sua prestazione è insufficiente.

Depaoli 5 - Tanta corsa ma spesso a vuoto. Non riesce a essere un fattore in nessuna delle due fasi. Serve resettare subito.

Verdi 5,5 - Una grande occasione che Handanovic sventa. Non rientra in campo nella ripresa. Dal 46' Doig 5 - Si fa vedere subito con un bel cross per Gaich ma è un fuoco di paglia.

Lazovic 4,5 - Poco presente e impalpabile. Nel finale di tempo sbaglia un controllo non da lui sprecando una grande occasione. Dal 46' Duda 5 - Non migliora la prestazione del compagno ma d'altronde la partita era ampiamente compromessa.

Gaich 4,5 - Un suo autogol lancia l'Inter e lui non riesce a riprendersi. Tanto impegno ma di concreto davvero nulla. Dal 70' Djuric s.v.

Marco Zaffaroni 4 - Hellas senza idee e con errori tattici e tecnici troppo gravi per uscire indenne da un confronto con l'Inter. Partita da dimenticare in attesa della prossima importante trasferta di Lecce.

Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia

Handanovic 6,5 - È una delle ultime apparizioni in nerazzurro? San Siro l'ha già salutato a mo' di commiato. C'è anche la sua firma nel successo: parate non difficili ma efficaci, buone letture quando la palla gli arriva tra i piedi.

D'Ambrosio 6,5 - Ha tanto spazio da aggredire e Inzaghi lo invita a farlo. Dietro non soffre il nulla cosmico del Verona. (Dal 58' Darmian 6 - Sufficienza politica a tutti i subentrati in una gara chiusa ormai da tempo).

De Vrij 6,5 - Che il Verona abbia un centravanti lo si scopre al primo gol dell'Inter. Serata di grande tranquillità, senza sbavature.

Acerbi 7 - Reduce dalla prima e fin qui unica partita sbagliata in nerazzurro, si prende il riscatto offendo a Dzeko la palla della doppietta.

Dumfries 6 - Le previsioni dicono che da quelle parti dovrebbe preoccuparsi di Lazovic, che però in 45 minuti non la struscia neanche per sbaglio. Potrebbe attaccare di più, anche meglio, ma la sufficienza è abbondante. (Dal 65' Zanotti 6 - Buona lena, per rimettersi in mostra).

Mkhitaryan 7 - Scuce e ricama, alla tenera età di 34 si ritrova a fare di tutto un po' e gli riesce benissimo. Suo il recupero che porta al 3-0: è il gol che congela la partita. Un filo egoista quando cerca la gloria personale, ma va bene così. (Dal 64' Gagliardini 6 - Vedasi Darmian).

Brozovic 8 - Le chiavi della macchina sono tornate al legittimo proprietario, in una gara utile anche per testare la convivenza in un centrocampo sulla carta molto "morbido", specie nelle letture difensive. Risultato? Due assist e una promozione con lode. (Dal 78' Asllani s.v.).

Calhanoglu 7,5 - Un po' mezzala, un po' regista aggiunto. Quel piedino educato è sempre lì e regala un gioiello di assoluta bellezza: all'improvviso prende palla e disegna un arcobaleno alle spalle di Montipò. Lascia di sasso gli avversari in campo e i suoi dirigenti in tribuna.

Dimarco 7 - Senza Gosens, è chiamato agli straordinari. Torna dove, parole sue, è diventato uomo. Il cross che porta al vantaggio, pur senza essere dei più raffinati, parte da quel mancino delicato. Il resto è accademia, triturando i malcapitati Depaoli e Faraoni. (Dal 58' Bellanova 6,5 - Mezzo voto in più rispetto agli altri subentrati per l'assist di testa che porta al 6-0. Merita spazio).

Dzeko 8 - Il gol, che sarebbe ordinaria amministrazione, gli manca da troppo tempo, ma scaccia i fantasmi. Le avvisaglie sono quelle giuste, ritrova l'agognata rete con il 3-0 che mette al tappeto l'Hellas ancor prima dell'intervallo. E da lì si sblocca: chirurgico il mancino che vale il pokerissimo nerazzurro.

Lautaro 8,5 - Ritrovato il feeling con Lukaku, per non fare torti a nessuno gioca una partita immensa a servizio di Edin, del quale forse avverte la necessità di sbloccarsi. Quando ha l'occasione, però, danza come una farfalla e punge come un'ape. La grinta che ci mette nel finale, per firmare il 6-0 di una gara chiusa da ore, racconta tanto di lui.

Simone Inzaghi 8 - Il gioco delle coppie continua, mentre a centrocampo si limita ad alternare tre dei quattro titolarissimi: è un messaggio alla squadra, che queste gare le ha spesso prese sotto gamba. Roger, rispondono i suoi: l'Inter non sbanda e in una serata del genere, in altri tempi, non era scontato. L'unico rimpianto è che la sua squadra in Serie A sia sbocciata tardi, ma questa Inter può conquistare la prossima Champions in carrozza.

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