Zeroli: "Bellingham ha caratteristiche che cerco di fare mie. Sogno? Champions col Milan"

Kevin Zeroli, centrocampista del Milan e dell’Italia Under 19, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A in vista dell’Europeo di categoria: "Sono molto contento di partecipare all'Europeo, c'è emozione ma siamo contenti e positivi in vista di questa competizione. Dobbiamo difendere il titolo, cercheremo di partire forte. Abbiamo fatto bene finora, cerchiamo di arrivare più in fondo possibile. La cosa più importante in una squadra è essere un gruppo unito e solido, noi lo siamo. Affrontiamo questo Europeo con grande serenità ma anche responsabilità, cercheremo sicuramente come minimo di qualificarci ai Mondiali e magari di alzare anche la coppa. Credo che arrivati a questo punto siano tutte squadre molto forti, ce la giocheremo al massimo".
Sui compagni al Milan.
"Gli allenamenti in prima squadra mi hanno fatto imparare tanto, ho cercato di assorbire i consigli che mi hanno dato e poi portarli in Primavera, ho cercato di prendere il più possibile. Mi piace tantissimo Loftus Cheek, vorrei avere il suo fisico, ma la passione per questo sport me la hanno data Gullit e Kakà. Tra i tanti campioni del Milan sicuramente Leão mi ha stupito molto, vorrei la sua velocità. Florenzi mi ha dato tantissimi consigli, ma anche tante batoste, però è il giocatore con cui ho legato più di tutti, gli sono molto affezionato".
Il suo percorso.
"In questi anni ho cercato di migliorare nell'inserimento, nell'attacco della porta e nella finalizzazione. Abate, il mio mister per due anni, mi ha aiutato molto sotto questo aspetto. Provo a rubare tanto da Bellingham, mi piace guardarlo, è elegante, bello da vedere, ha caratteristiche che cerco di fare mie. Punto a quel tipo di giocatore lì, a me piace molto fare gol. Quando ero piccolo avevo iniziato a lavorare tanto sulla tecnica, ho puntato tanto su quello. I vari mister ci hanno insegnato le prime finte e i primi giochetti con la palla, adesso crescendo guardo all'aspetto tattico e a quello fisico, ma credo che sia importante avere una base tecnica».
Come si immagina il primo gol tra i grandi.
Magari mi piacerebbe farlo in Champions, anche di testa o con un tiro da fuori. Non ho un'esultanza particolare, ma lo dedicherei alla mia famiglia che è stata importantissima nel mio percorso, mi sono sempre stati accanto da quando avevo cinque anni fino ad ora, venivano ad i tornei quando ero piccolo».
Il giocatore perfetto
"Mi immagino un centrocampista con la tecnica di Busquets, la velocità di Leao, la potenza di Cristiano Ronaldo, la personalità e il carisma di Bellingham, l'intelligenza tattica di Iniesta, il fiuto del gol di Suarez e il tiro di Messi".
Il sogno
"Vincere una Champions con il Milan".
