Palermo, Inzaghi vuole sfatare il tabù trasferta: la vittoria esterna manca dal 4 ottobre
Il Palermo cerca l’impresa: tornare a vincere in trasferta, cosa che manca dal 4 ottobre a La Spezia, e farlo sul campo di un Empoli reduce da tre vittorie consecutive e zero gol subiti. Una sfida che richiede coraggio ma anche attenzione, perché gli azzurri – retrocessi dalla Serie A – restano una delle squadre più attrezzate del campionato.
Inzaghi sta lavorando soprattutto sulla mentalità: vuole meno pause, più continuità e quel segnale forte che finora è mancato. Il Palermo ha vinto le partite “obbligate”, ha superato qualche inciampo inatteso e si è comportato bene negli scontri diretti, tranne contro il Monza. Manca però l’acuto, la vittoria pesante che sancisca la crescita del gruppo. Il pensiero di Pohjanpalo dopo la sua tripletta è emblematico: «Non basta un 5-0, voglio tornare da Empoli con tre punti».
Sul piano tecnico, difficilmente Inzaghi cambierà l’impianto visto contro la Carrarese. Gomes e Gyasi rientrano ma verranno gestiti gradualmente; cresce invece la possibilità di vedere Vasic titolare al posto di Le Douaron, con una squadra ricca di centrocampisti pronti ad accompagnare l’azione offensiva.
Capitolo Diakitè: il terzino è atteso alla convocazione per la Coppa d’Africa col Mali, impegnato dal 22 al 29 dicembre. I club dovranno liberare i convocati dal 15 dicembre e la Serie B si fermerà solo nei primi dieci giorni di gennaio: il Palermo rischia quindi di perderlo nelle gare con Avellino e Padova. Le alternative però non mancano: a destra possono giocare Peda, Bereszynski o Pierozzi. Lo riporta Il Corriere dello Sport
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