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Cittadella, Magrassi: "Lasciare questo club sarebbe stata una sconfitta personale"

Cittadella, Magrassi: "Lasciare questo club sarebbe stata una sconfitta personale"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Sanguineti
lunedì 14 agosto 2023, 21:04Serie B
di Luca Bargellini

Con la sua rete all'80' contro l'Empoli, Andrea Magrassi ha regalato vittoria e passaggio del turno in Coppa Italia al suo Cittadella. Oggi l'ex giocatore della Virtus Entella ha parlato di questo e del via della nuova stagione del club veneto attraverso le colonne de Il Gazzettino: "Quelle traiettorie, così tagliate, sono sempre difficili per un portiere, poi gli sono saltato davanti. Non è raro che cross del genere, senza che nessuno sfiori la palla, finiscano in fondo al sacco. É stata bella tutta l’azione, corale. Proprio un bel gol.

Noi scendiamo in campo sempre per vincere, contro qualsiasi avversaria. Non siamo andati a Empoli rassegnati in partenza, e la prova c’è stata con l’atteggiamento che abbiamo tenuto per tutta la durata dell’incontro, anche dopo essere andati sotto in avvio di gara. Non c’è mai stato un dominio dell’Empoli, e nell’intervallo, pure in svantaggio, dentro di noi eravamo convinti di poter dire la nostra, eravamo tanto motivati, c’era la percezione di poter fare bene. E sull’1-1 avevamo avuto l’impressione di poter fare male ai padroni di casa in qualsiasi momento. Il primo tempo è stato tosto. Con il nostro gioco, il pressing alto, abbiamo avuto un momento dove si è avvertita la fatica, parlo a livello personale. Più passava il tempo, invece, più miglioravamo nell’aspetto fisico, è stato un crescendo generale. Ho visto una squadra molto coesa, affiatata. Non ci siamo disuniti sull’1-0, anche avendo tutte le attenuanti del caso: la prima gara stagionale, l’avversario di Serie A. Invece il Cittadella non ha mai mollato, ha continuato a fare la propria partita. Eravamo tranquilli a livello mentale, consapevoli di fare in campo le cose giuste. Ma non dobbiamo pensare di essere diventati fenomeni, calare l’attenzione, perché rischieremmo una figuraccia, bisogna restare umili. E se prendiamo gli spunti positivi di Empoli, ne guadagnano la convinzione e l’entusiasmo del gruppo. Per l’attaccante il gol è la vita. E quando non arriva anche la gestione mentale diventa più complicata. Onestamente, la mia ultima annata è stata tribolata: abituato a fare gol, anche se in categorie inferiori, non è stato semplice ritrovarmi con una sola rete all’attivo, sono andato ben al di sotto delle aspettative personali. Per riuscire a incidere devo stare bene fisicamente, e forse non sono mai stato al top durante la stagione, e quando non segni subentra la testa, pensi a tantissime cose.

A inizio di quest’anno invece ho resettato tutto, e sono ripartito consapevole delle mie qualità: sono un giocatore fondamentalmente equilibrato, non mi reputo un fenomeno ma nemmeno l’ultima ruota del carro, così ho iniziato la preparazione sgombro mentalmente, e tutto diventa più facile. Non ho mai avuto l’intenzione di andare via, e il direttore non mi ha mai parlato di una possibile cessione, manifestandomi invece grande fiducia nonostante l’annata non brillante. Mi dava fastidio l’idea che potevano essersi fatta di Magrassi, nata dai numeri della mia annata storta, e cambiare maglia sarebbe stata una sconfitta a livello personale. Invece ho sempre pensato di poterci stare in Serie B, voglio far ricredere tutti

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