Lecco, Foschi: "In B non ci sono partite facili. Con la Feralpisalò qualche cambio rispetto a Modena"

Luciano Foschi, tecnico del Lecco, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Feralpisalò. Queste le sue parole riportate da LeccoChannelNews: "Sarà nuovamente una partita complicata, come tutte in questa categoria. Spesso il fattore campo conta poco e sono tutte un’incognita: la Serie B è complicatissima, difficile fare pronostici anche vedendo le squadre da fuori; questa è la testimonianza che tutte le squadre danno il massimo. La Feralpisalò sta cercando di dare il meglio e ha fatto delle buone prestazioni, ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Speriamo che pensino di trovare un avversario facile, ma non ci credo perché anche il Modena sapeva benissimo che non sarebbe stata una partita semplice".
Vecchi rischia la panchina. Per lei che partita sarà?
"Non lo so, per me sono tutte importanti e cerco di stare fuori da queste cose. Se dovesse capitare a me, escluderei il pensiero sugli altri. Quello che può succedere dopo non lo sappiamo, ma mi auguro che Vecchi possa continuare il proprio lavoro in ogni caso. Le partite sono tutte importanti, le prepari tutte al meglio".
Prima settimana da tre impegni. È un test anche per la tenuta fisica:
"Abbiamo valutato i giocatori che stanno meglio. Dobbiamo mandare in campo quelli e basta, se uno ha novanta minuti nelle gambe lo utilizziamo per quello. Pensiamo d’iniziare con qualche elemento diverso rispetto a Modena".
Melgrati non ci sarà, Novakovich è fondamentale per il suo tipo di gioco?
"È disponibile, non c’è nessuno d’indispensabile e io sono compreso. Tutti sono utili, anche il nostro magazziniere ha vinto il campionato con noi. Quando dite questo, pensate agli ultimi 15′ giocati con il Pordenone e ditemi in quanti avrebbero pensato di arrivare in Serie B: devo dire grazie a Bunino, Scapuzzi, Ardizzone, Tordini… Andrija è un giocatore forte come altri che abbiamo preso, ma la parola indispensabile non esiste nel calcio. Altri indisponibili? Stanno tutti bene".
Eusepi e Donati?
"Stanno Bene. Francesco, pian piano, vivrà come cosa personale quella che gli è capitata insieme alla sua famiglia; capita nella vita, purtroppo. Umberto, invece, sapevamo che avrebbe pagato la lunga assenza dal campo a livello di ritmi e tempi di gioco: è importante".
Le alternative a Lepore?
"Boci, Tenkorang, Giudici… Sono scelte ponderate. Donati, tutto sommato, ci sta su quel lato. Bisogna pensare al tipo di partita da fare con i quinti. Mercato? Avevamo intenzione di prendere un mancino puro, ma sinceramente ne abbiamo tanti che possono giocare lì, braccetti compresi. Stiamo capendo partita dopo partita il potenziale della rosa: abbiamo costruito una squadra giusta, coperta in tutti i reparti. Giudici e Guglielmotti? Sono completamente diversi".
Lemmens?
"Sabato è stato fuori precauzionalmente, aveva un occhio ingrossato e del sangue dal naso che sono usciti dopo la rifinitura. Fossimo stati contati ok, ma avrebbe rischiato di uscire dal campo al primo contatto. È un altro giovane molto interessante a cui bisogna dare del tempo: abbiamo tanti giovani forti, qualcuno è più scaltro come Di Stefano e Sersanti, altri hanno bisogno di più tempo ma possono fare la stessa strada di Zuccon e Girelli che avrebbero dovuto andare via ma ora sono a Cosenza e Sampdoria. Se gli mettiamo troppa fretta, crescono le responsabilità nei loro confronti: non ho paura di far giocare i giovani, ma devono essere pronti".
Agostinelli?
"Ha il problema di essere arrivato in una condizione non ottimale e con lui stiamo cercando di fare le cose migliori; ha delle qualità da sfruttare"
