Manzo sbotta: “Se a qualcuno non sta bene che l’Arezzo stia lassù, basta che lo dicano"
C'è una coda polemica nel postpartita di Arezzo-Pineto, posticipo della 18ª giornata del campionato di Serie C (Girone B). A prende la parola presso la sala stampa dello stadio aretino è stato il presidente del club amaranto Guglielmo Manzo che non ha usato mezze misure per commentare la direzione di gara del match:
“Se a qualcuno non sta bene che l’Arezzo stia lassù, basta che ce lo dicano, così ci mettiamo l’anima in pace e andiamo avanti - riporta AmarantoMagazine -. Quello che sta accadendo all’interno delle nostre partite è scandaloso e non mi riferisco all’episodio ma alle direzioni di gara. A Livorno hanno convalidato un gol con mezzo metro di fuorigioco: c’è qualcosa che non va. Non posso pensare che tutta Italia l’abbia visto e l’arbitro, che ha un monitor a disposizione, non ci sia riuscito. Eppure in quella circostanza ho pensato che un errore poteva starci. Stasera ho visto cose pazzesche: il secondo rigore assegnato al Pineto non si dà neanche nei campi di periferia. Io non voglio favoritismi, solo giocarmela alla pari con tutti: sempre in dodici contro undici non ha senso. Adesso mi farò sentire nelle stanze dove posso farmi sentire ed è giusto che la tifoseria sappia che la società si muoverà in questa direzione. Essere trattato come l’ultima ruota del carro non mi sta bene, voglio essere trattato come gli altri. O ci mandano arbitri che hanno gli attributi per dirigere partite importanti di una squadra importante come la nostra oppure cambiassero mestiere: i soldi miei sono uguali ai soldi degli altri. Ai giocatori ho detto di stare su con la testa perché noi sabato saremo campioni d’inverno, non ho alcun dubbio.
Andremo in Sardegna a giocarcela fino alla morte ma io non posso vedere 24 ragazzi combattere come leoni contro dodici avversari. Il mio discorso non è legato solo a oggi: siamo stati tranquilli e sereni per tutto il girone di andata, nonostante possa elencare uno per uno tutti i torti che abbiamo subìto. Adesso non ci sto più. Chiarisco che non faccio riferimento agli episodi del Ravenna e dell’Ascoli. Parlo solo dell’Arezzo: voglio che sia trattato al pari delle altre squadre. Poi a fine stagione chi è più bravo vincerà il campionato”.
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