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FOCUS TMW - La Top 11 stagionale del Girone B di Serie C: Scarsella top, Monaco si riprende il Perugia

FOCUS TMW - La Top 11 stagionale del Girone B di Serie C: Scarsella top, Monaco si riprende il Perugia
Nella foto Scarsella
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
giovedì 6 maggio 2021, 07:05Serie C
di Luca Esposito

Si è conclusa la regular season di Serie C, con playoff e playout ormai alle porte per decretare l'altra squadra che, dopo Como, Perugia e Ternana approderà in B, e quelle che invece raggiungeranno Pistoiese, Lucchese, Livorno, Arezzo e Cavese in Serie D.
Ricordiamo intanto la classifica del Girone B (in verde la squadra promossa, in blu quelle ai playoff, in arancione quelle ai playout e in rosso le retrocesse):

Perugia 79, Padova 79, SudTirol 75, Modena 70, Feralpisalò 60, Triestina 59, Cesena 57, Matelica 56, Sambenedettese 54, Mantova 49, VirtusVecomp Verona 49, Gubbio 48, Fermana 42, Vis Pesaro 41, Carpi 41, Legnago 38, Imolese 35, Fano 33, Ravenna 30, Arezzo 29.

Di seguito, invece, la TOP 11 stagionale di TuttoMercatoWeb.com, che opta per il 4-3-3:

Minelli (Perugia): è arrivato nel girone di ritorno e ha trasmesso subito carica alla squadra, quando in conferenza stampa disse che “l’obiettivo deve essere assolutamente la promozione diretta”. Il piglio da leader che serviva nel momento in cui il Padova sembrava irraggiungibile.

Curcio (Padova): dopo la deludente esperienza di Salerno, culminata con l’estromissione dalla lista over nell’ultimo giorno di mercato, ha avuto l’umiltà di scendere di categoria e di calarsi immediatamente nella nuova realtà presidiando la corsia di sinistra con disinvoltura. I suoi cross sono sempre stati manna dal cielo per gli attaccanti, stagione quasi perfetta.

Monaco (Perugia): una storia che merita di essere raccontata e che si è chiusa con il lieto fine. Tempo fa dovette andar via da Perugia, contestato da parte della tifoseria. Tra Salerno e Cosenza aveva dimostrato di essere difensore affidabile, prima di rientrare in Umbria e decidere di restare per riportare la piazza nel palcoscenico della cadetteria. Una sorta di scommessa personale vinta alla grande, con qualche gol di testa che non guasta mai e il ruolo di leader dentro e fuori il rettangolo verde.

Curto (SudTirol): la colonna della retroguardia, un calciatore ancora giovane ma che è sempre sceso in campo con la grinta e la personalità del veterano. Mai un intervento sbagliato, sempre una parola di incoraggiamento per il compagno in difficoltà e una crescita esponenziale settimana dopo settimana.

Lopez (Triestina): il tandem con Lepore ha funzionato alla grande, i due terzini arrivati a gennaio hanno aggiunto personalità all’interno dello spogliatoio (e sarà una componente determinante negli spareggi playoff) e anche sostanza in mezzo al campo. Un motorino inesauribile, più forte della carta d’identità. Si conferma elemento di categoria superiore

D’Angelo (Sambenedettese): in anno terribile sotto il profilo societario era doveroso inserire in lista anche un rappresentante di una squadra che, a testa altissima e con grande dignità, ha combattuto su ogni campo pur sapendo che il destino sarebbe stato deciso all’esterno del rettangolo verde. E con la sua esperienza è riuscito a tenere unito il gruppo, fornendo prestazioni eccellenti.

Burrai (Perugia): chissà quante volte a Pordenone avranno rimpianto la scelta della società di cedere un elemento fondamentale della squadra. E’ sceso di categoria e ha vinto ancora, risultando più volte decisivo e sempre imprevedibile sui calci piazzati.

Scarsella (FeralpiSalò): probabilmente i tifosi gli intitoleranno una strada nei pressi dello stadio, lui che è diventato simbolo di questa squadra e che, con il gol pesantissimo con la Fermana, diede la scossa in un momento di difficoltà. Per un centrocampista non è roba di tutti i giorni segnare 14 reti, in un girone tra l’altro equilibrato e competitivo.

Volpicelli (Matelica): in B non ha trovato lo spazio che meritava, ma abbiamo sempre sostenuto che un attaccante forte sa segnare in tutte le categorie. In attesa di capire quale sarà il suo futuro si gode un’annata magica, in cui ha trascinato questa matricola a suon di gol. Magistrali le sue punizioni dalla distanza, oggetto d’interesse anche di trasmissioni televisive di rilievo nazionale.

Murano (Perugia): attaccante moderno, abile ad abbinare fisicità, rapidità e fase di non possesso come richiede il calcio attuale. E’ andato in doppia cifra diventando, progressivamente, un titolare inamovibile, ma è stato bravo a mettersi a disposizione della squadra e dell’allenatore anteponendo il bene collettivo a quello individuale. Sarà certamente tra i riconfermati.

Bortolussi (Cesena): è diventato, in poco tempo, l’anima di questa squadra che propone un calcio interessante che esalta le sue caratteristiche. Il merito principale? Non essersi mai montato la testa, anche quando a gennaio c’era l’interesse di club di categoria superiore. Sarà un fattore determinante negli spareggi promozione.

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