Associato AIA accusa Rocchi, Zappi: "Subito attivata procura FIGC"

(ANSA) - ROMA, 26 MAG - La procura federale della Figc è stata immediatamente attivata su segnalazione dello stesso designatore arbitrale, Gianluca Rocchi, e del presidente dell'associazione italiana arbitri, Antonio Zappi, a "seguito della lettera inviata dall'associato Domenico Rocca" in cui viene accusata la gestione del designatore: lo fa sapere, con una dichiarazione all'ANSA, il presidente Aia. La denuncia, ripresa da alcuni media, parla tra l'altro di un intervento di Rocchi in sala Var per Udinese-Parma, contro le regole del protocollo. "Dopo aver ricevuto la lettera inviata dall'associato Domenico Rocca, ho contattato immediatamente il responsabile della CAN, Gianluca Rocchi il quale, esso stesso destinatario della missiva, mi informava di aver già provveduto a segnalare il fatto alla Procura Figc", sottolinea Zappi, illustrando la posizione dell'Associazione Italiana Arbitri sulla vicenda.
"Informato allora il mio comitato nazionale - prosegue il presidente AIA - anche io ho interessato la Procura federale che, in qualità di organo competente, farà luce sul contenuto del documento, verificandone la veridicità e la rilevanza dei fatti e delle circostanze descritte. Sono, e sarò sempre, il Presidente di tutti gli arbitri, anche e soprattutto di chi non si sentisse adeguatamente rispettato, ma chiunque metta in discussione l'onorabilità e l'immagine dell'Aia e dei suoi dirigenti sappia che ne potrà rispondere in tutte le sedi competenti, sportive, civili e penali. Sarà infatti valutata ogni azione a tutela dell'intera associazione". "Le parole - prosegue Zappi - hanno un peso ed eventuali insinuazioni prive di prove, dichiarazioni che generano sospetti e retropensieri, non solo rischiano di minare la credibilità dell'Associazione, ma mettono a rischio l'incolumità di chi indossa la divisa arbitrale nei campi di periferia e io questo non lo permetterò". "Dal 14 dicembre scorso la mia porta è sempre stata aperta e lo sarà anche domani per chiunque voglia esprimere un dubbio, un malumore o anche una qualsiasi opinione e siamo oggi impegnati con il comitato nazionale in un cantiere di riforme per superare alcune criticità regolamentari all'interno di una necessaria manutenzione di un impianto di norme che deve essere sempre puntualmente aggiornato alle esigenze di un calcio in rapido cambiamento - conclude il n.1 Aia - Io e l'intero comitato nazionale saremo sempre pronti ad ascoltare chiunque vorrà parlare con noi.
Con rispetto ed attenzione, esattamente come abbiamo fatto e faremo per ognuno degli oltre 30.000 arbitri che rappresento, perché l'AIA ha il dovere morale di proteggere i propri arbitri, soprattutto i più giovani, che ogni settimana scendono in campo tra mille difficoltà". (ANSA).
