Morto Giovanni Galeone, il cordoglio di amici e colleghi
Addio a Giovanni Galeone, nato a Napoli nel 1941 ma friulano d’adozione.
Innovatore, carismatico, amante del bel gioco e maestro per tanti tecnici italiani. Il “Gale” se ne va a 84 anni, ma resterà per sempre nel cuore di tutti noi
Marco Squarta (politico)
È morto Giovanni Galeone, e con lui se ne va un pezzo di quella domenica che non tornerà più.
Chi ha vissuto il Perugia degli anni Novanta sa di cosa parlo.
Era forse il Perugia più bello di sempre, quello di Luciano Gaucci, di Marco Negri, di Milan Rapaic, di un giovanissimo Massimiliano Allegri.
Ma soprattutto era il Perugia che faceva sognare, quello che ci portò in Serie A battendo il Verona all’ultima giornata, con un entusiasmo che ancora oggi fa venire i brividi solo a ricordarlo.
Per me, quelle domeniche erano un rito.
Mi svegliavo presto, con l’emozione di chi aspetta da tutta la settimana di andare allo stadio con suo padre.
Ricordo la strada verso il Curi, la gente che camminava con le sciarpe al collo, il profumo dei panini caldi, i tamburi, le voci che si mescolavano nell’aria fredda. Poi la partita, le urla, la gioia, l’abbraccio dopo un gol.
Erano momenti semplici, ma pieni di vita, che restano impressi per sempre.
Galeone era il simbolo di tutto questo.
Un uomo vero, colto, ironico, libero.
Allenava con coraggio e con fantasia, come pochi. Trasformava il calcio in poesia e faceva sognare una città intera. Era uno di quegli allenatori che ti restano dentro, perché non si limitava a far giocare bene la squadra: dava un’anima a tutto.
Oggi non se ne va solo un grande mister.
Se ne va una parte della mia infanzia, di quella felicità autentica che bastava una partita per accendere. Ma resta il ricordo, limpido e vivo, di un tempo in cui il calcio era passione vera, appartenenza, emozione condivisa.
Grazie, mister Galeone.
Per quelle domeniche, per quei sogni, per aver fatto grande il nostro Perugia e per aver reso un bambino felice di camminare accanto a suo padre verso lo stadio.
Luciano D'Alfonso (politico)
Pescara e il mondo del calcio perdono Giovanni Galeone, storico allenatore della Pescara Calcio che ben due volte portò la squadra in serie A.
Profondo amante della nostra città, ha regalato momenti ed emozioni che resteranno indelebili nei cuori di tutti i pescaresi.
Rivolgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutta la comunità biancazzurra.
Grazie di tutto Mister, riposa in pace.











