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Mercato e liste da 25 - L'approfondimento di TMW con la situazione delle 20 squadre di Serie A
Serie A, calciomercato e rose da 25 calciatori. Torna il consueto appuntamento targato TMW. Da sei anni la FIGC ha infatti introdotto la normativa per cui, all'inizio del campionato di Serie A, ogni squadra deve presentare una rosa composta al massimo da 25 calciatori. Di questi, 4 devono essere formati nel vivaio di un club italiano e 4 nel vivaio del club per cui sono tesserati. Esclusi dal conteggio gli under 22, cioè i calciatori nati dall'1 gennaio 1998 in poi, che possono essere schierati in qualsiasi momento della stagione, a prescindere dal loro inserimento in lista. Da sei anni, TuttoMercatoWeb.com vi regala ogni estate un approfondimento sulle rose: una guida, utile anche per capire le operazioni delle società, che in sede di mercato compiono le proprie scelte anche in funzione di queste regole.
Come funziona -
Per potersi considerare "formato in Italia" il calciatore deve aver trascorso, tra i 15 e i 21 anni, almeno 3 anni, anche in maniera non continuativa, o comunque 3 stagioni sportive, in uno o più club italiani; per essere "formato nel club" invece deve esser stato tesserato per lo stesso periodo nella società di attuale appartenenza. Quest'ultima regola, in particolare, ha subito un progressivo ammorbidimento: rispetto a quanto inizialmente progettato dalla federcalcio, non è considerato decisivo l'aver effettivamente trascorso i 3 anni di cui sopra presso una società, quanto l'essere stato "di proprietà" della medesima (e quindi anche giocando in prestito per altri club). Un'interpretazione che, ovviamente, ha in parte svuotato il potenziale innovativo delle norme. Infine, non conta la nazionalità: le eccezioni sono tante e varie. Radja Nainggolan, per esempio: belga ma arrivato a 17 anni al Piacenza, è cresciuto in Italia per le regole federali. A differenza, per fare un altro esempio, di Jacopo Sala, italiano di Alzano Lombardo, ma che nel 2007 lasciò non ancora sedicenne il nostro Paese per trasferirsi al Chelsea ed è tornato in Italia soltanto nel 2013, a percorso giovanile ormai ultimo, ragion per cui deve considerarsi formato all'estero.
Fatte le dovute premesse, arriva l'analisi della composizione delle squadre: a oggi, ovviamente, ancora da definire. Perché il mercato è tutto in divenire e molte squadre dovranno sfoltire il proprio roster. Ma lo faranno anche in base ai criteri che hanno ispirato la riforma.
La situazione dell'Atalanta
La situazione del Benevento
La situazione del Bologna
La situazione del Cagliari
La situazione del Crotone
La situazione della Fiorentina
La situazione del Genoa
La situazione dell'Hellas Verona
La situazione dell'Inter
La situazione della Juventus
La situazione della Lazio
La situazione del Milan
La situazione del Napoli
La situazione del Parma
La situazione della Roma
La situazione della Sampdoria
La situazione del Sassuolo
La situazione dello Spezia
La situazione del Torino
La situazione dell'Udinese
Come funziona -
Per potersi considerare "formato in Italia" il calciatore deve aver trascorso, tra i 15 e i 21 anni, almeno 3 anni, anche in maniera non continuativa, o comunque 3 stagioni sportive, in uno o più club italiani; per essere "formato nel club" invece deve esser stato tesserato per lo stesso periodo nella società di attuale appartenenza. Quest'ultima regola, in particolare, ha subito un progressivo ammorbidimento: rispetto a quanto inizialmente progettato dalla federcalcio, non è considerato decisivo l'aver effettivamente trascorso i 3 anni di cui sopra presso una società, quanto l'essere stato "di proprietà" della medesima (e quindi anche giocando in prestito per altri club). Un'interpretazione che, ovviamente, ha in parte svuotato il potenziale innovativo delle norme. Infine, non conta la nazionalità: le eccezioni sono tante e varie. Radja Nainggolan, per esempio: belga ma arrivato a 17 anni al Piacenza, è cresciuto in Italia per le regole federali. A differenza, per fare un altro esempio, di Jacopo Sala, italiano di Alzano Lombardo, ma che nel 2007 lasciò non ancora sedicenne il nostro Paese per trasferirsi al Chelsea ed è tornato in Italia soltanto nel 2013, a percorso giovanile ormai ultimo, ragion per cui deve considerarsi formato all'estero.
Fatte le dovute premesse, arriva l'analisi della composizione delle squadre: a oggi, ovviamente, ancora da definire. Perché il mercato è tutto in divenire e molte squadre dovranno sfoltire il proprio roster. Ma lo faranno anche in base ai criteri che hanno ispirato la riforma.
La situazione dell'Atalanta
La situazione del Benevento
La situazione del Bologna
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La situazione del Crotone
La situazione della Fiorentina
La situazione del Genoa
La situazione dell'Hellas Verona
La situazione dell'Inter
La situazione della Juventus
La situazione della Lazio
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La situazione del Parma
La situazione della Roma
La situazione della Sampdoria
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