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Musah, intensità a "stelle e strisce" per potenziare la mediana dell'AtalantaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:00Serie A
di Filippo Davide Di Santo

Musah, intensità a "stelle e strisce" per potenziare la mediana dell'Atalanta

“Make center field great again”. Parafrasare la campagna elettorale dell’attuale Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per unire sia la situazione attuale del centrocampo atalantino (oggi in piena valutazione) che per parlare di Yunus Musah: non solo il primo calciatore statunitense nella storia nerazzurra, ma anche un punto su cui la mediana orobica può ripartire. Per parlare di Musah, però è necessario partire dal centrocampo dell’Atalanta e quello che doveva essere l’obiettivo stagionale del reparto: ovvero ampliare le rotazioni considerando che il duo Ederson-De Roon potrebbe incontrare problemi di continuità. Oltre a loro ci sono Mario Pašalić, Brescianini (che ha bisogno di minutaggio) e ovviamente Musah, acquistato per fare il vice di Marten e per avere un giocatore tanto efficace quanto solido. Il numero 6 atalantino non parte tra i titolari nelle gerarchie, e con Juric gioca circa 20 minuti a partita trovandosi spesso nella situazione di dover dare tutto in poco tempo. Tuttavia qualcosa comincia a intravedersi: soprattutto sotto il piano dell’intensità e dinamicità nel recuperare palloni e involarsi verso la porta dando spazi interessanti per gli attaccanti. Ovviamente servirà lavorare molto sulla fase di costruzione e sulla precisione con la palla tra i piedi, ma nel frattempo Musah ha già permesso molte azioni di filtraggio: un fattore che l’Atalanta aveva bisogno per migliorare il suo gioco. Con l’arrivo di Palladino la musica non sembra cambiare, ma nelle ultime giornate il mister ha sottolineato quanto Musah meritasse una chance, evidenziando la sua capacità di adattarsi in diversi ruoli (esterno destro). Contro il Genoa, nonostante le difficoltà dell’Atalanta, ha offerto alla prima da titolare una grande prova d’intensità, dimostrandosi pericoloso e importante in entrambe le fasi, lanciando un messaggio chiaro: servono minutaggio e fiducia (quella che il tecnico vuole che sia ricambiata in campo). Punto di partenza? È sempre il campo a deciderlo, ma se c’è un giocatore che può inserirsi a pieno regime nello scacchiere atalantino quello è proprio Musah: essere pronto a tutto con l’obiettivo di potenziare un reparto che ha bisogno di una nuova linfa, al di là dei cosiddetti titolari.