Arsenal, Arteta ribadisce: "Noi i migliori in Champions al 100%, guardo le statistiche"

Dopo una grossa delusione nel calcio la cosa migliore che ti possa capitare probabilmente è quella di tornare in campo subito, per voltare immediatamente pagina. Certo è che per l'Arsenal non è esattamente l'ideale farlo ad Anfield contro il Liverpool, che già lo ha battuto nella corsa per il titolo e che ora può anche mettere il bastone fra le ruote ai rivali per il secondo posto (il Manchester City è a soli 3 punti dai Gunners ora).
A due giorni dal big match, il manager dell'Arsenal Mikel Arteta ha parlato in generale del percorso fatto dei suoi in campionato in questa stagione, ammettendo: "In Premier League abbiamo fatto un passo indietro. Con i punti che abbiamo conquistato è chiaro che non abbiamo fatto bene come nella scorsa stagione, e questo è ovvio". In effetti l'Arsenal aveva fatto 84 punti nel 2022-23 e 89 punti nel 2023-24, mentre anche vincendole tutte in questa annata potrebbe averne al massimo 76.
Poi però ha fatto notare: "Con i punti che abbiamo accumulato nelle ultime stagioni, avremmo potuto vincere due titoli di Premier League" - le sue parole in conferenza stampa, raccolte dalla BBC - ". Quindi sapete quanto siamo vicini a vincere. Raccogliamo numeri che ci faranno vincere i titoli".
Tornando sulla Champions, Arteta ha ribadito un concetto espresso al termine dell'ultimo ko contro il PSG: "Ho detto che siamo stati la miglior squadra in Champions? Al cento per cento. Sto guardando tutte le statistiche e quando si esaminano le statistiche importanti che normalmente offrono la piattaforma migliore per vincere le partite di calcio, è chiarissimo chi è stato il migliore. Ma non è una questione di probabilità di vittoria o di cosa sei riuscito a fare, si tratta in realtà di far sì che accada e che conti".
In quanto alla Premier invece, nessun dubbio sui meriti del Liverpool: "Meritano il titolo. Sono stati la squadra migliore e la più costante. Ciò che Arne e lo staff tecnico hanno fatto è stato affascinante e se lo meritano pienamente. Questo è lo sport e quando qualcuno è più bravo, bisogna applaudirlo e accettarlo, e cercare di raggiungere quel livello".
