Guardiola stregato da Yamal: "Ogni volta che Rodri va in Nazionale chiedo di lui, è speciale"

In vista dell'amichevole tra Manchester City e Barcellona di questa mattina a Orlando, il tecnico Pep Guardiola ha toccato diverse tematiche inerenti al mondo blaugrana di cui ha fatto parte negli anni d'oro del tiki taka con una squadra imbattibile, Messi in versione prime e un predominio assoluto in pressoché qualsiasi competizione. Si parte dal giudizio riportato su Robert Lewandowski, attaccante del Barça che ha anche allenato in passato da tecnico del Bayern Monaco: "È un grande attaccante, quando riceve palloni in area è inarrestabile. Spero che faccia una buona stagione".

Parole al miele invece per il suo ex club che l'ha coniato come mago in panchina: "Non sarei qui se non fosse per il Barça. Sarò sempre grato per quello che mi ha dato il club. La mia formazione come persona, come giocatore, come allenatore...". Passando poi per il parere personale dato ad Hansi Flick, ora tecnico del Barcellona: "Spero il meglio per il Barça. Flick è una persona eccezionale, ha avuto un anno straordinario con il Bayern. Si tratta di dargli quello che gli allenatori non hanno, cioè il tempo".

Un ultimo pensiero, immancabile, sull'enfant prodige Lamine Yamal: "Ogni volta che Rodri viene dalla Nazionale, glielo chiedo sempre e lui me ne parla benissimo. Si vede che a questa età se giochi per il Barça con continuità e poi vai in Nazionale e giochi, è perché sei speciale. Se Xavi lo ha fatto debuttare è perché ha visto qualcosa di diverso dagli altri. Ci sono ragazzi che anticipano i processi. Speriamo che quando avrà 25 anni non saremo stanchi di lui, sono cose che succedono. Le aspettative sono molto alte. Avrà dei cali di rendimento, ma dobbiamo essere tranquilli. Il suo potenziale è spettacolare. Gioca molto bene, è decisivo...", la chiosa.