OM, De Zerbi richiama Rabiot: "Spero le cose si sistemino. A volte un passo indietro..."

"Non ho ancora parlato con Pablo (presidente Longoria, ndr) e Medhi (il ds Benatia, ndr), ma la speranza che ho - e non è solo legata al valore del giocatore, ma alla persona che è - è che, anche se ha commesso un errore, ci sia la possibilità di ricomporre la cosa, che le cose si sistemino". Roberto De Zerbi, allenatore dell'Olympique Marsiglia, vuole dunque provare a ricucire i rapporti con Adrien Rabiot dopo i botta e risposta pubblici con la madre-agente Veronique per la rissa in spogliatoio con Jonathan Rowe.
Dunque è tutto ancora possibile per vedere Rabiot ancora all'OM, sebbene sia stato emarginato dalla rosa per direttiva della società. Lo spiega RDZ in conferenza stampa post-vittoria sul Paris FC: "Io non sono una persona che sbatte le porte in faccia. Non sono l’unico a decidere, il club viene prima dell’allenatore. Ma Adrien è una brava persona. Gli ho dato un consiglio, spero che lo segua e che segua anche me. Penso di essere anch’io una brava persona, cerco di tendere la mano. Non metto mai una croce sulle persone, se posso aiutare a risolvere questo problema, sono pronto a tutto. Penso che sia importante, per il bene di tutti, non solo dal punto di vista calcistico ma anche umano".
E ancora: "Sono stato molto infastidito da quello che è successo. Non era necessario, non ne avevamo bisogno. Negli ultimi giorni ho fatto uno sforzo per concentrarmi solo sul calcio. Ma sono una persona molto trasparente, quindi è facile leggere le mie emozioni. Penso che la vittoria sia sempre una medicina, ma non risolve i problemi di questa settimana. La volontà di riconciliarsi deve venire da tutti, da entrambe le parti. Non so se vi state chiedendo se quello che ho appena detto lo penso davvero o se sono solo parole, ma questo non toglie nulla a ciò che ho detto ieri. Scelgo bene le mie parole, so cosa dico. In una situazione così delicata ci sono tante cose da considerare".
Dichiarazioni a cuore aperto che potrebbero avere un peso preponderante sul futuro di Rabiot: "Sono una brava persona, come lo sono Pablo, Medhi e Adrien. Le persone che parlano di una questione economica stanno mentendo. Chi dice che l’OM voleva fare soldi vendendo Rabiot è un bugiardo, è gente che non ama l’OM. Penso sinceramente che questa settimana abbiamo sofferto più noi - Pablo, Medhi e io - che Adrien e la sua famiglia. Non serve a nulla puntare il dito, cercare colpevoli. La cosa più importante è riuscire ad andare avanti, e per farlo a volte è necessario fare un passo indietro rispetto alle decisioni prese, con umiltà, con intelligenza. Questo è il mio parere: non siamo nessuno, non possiamo decidere della vita del club e di una persona".
