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Roma, le due facce della Capitale. Sempre meglio il Made in Italy. Inter, non sprecare il jolly. Milan, va bene così. Juve (finta?) assente

Roma, le due facce della Capitale. Sempre meglio il Made in Italy. Inter, non sprecare il jolly. Milan, va bene così. Juve (finta?) assente
lunedì 1 febbraio 2021, 08:00Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

L'ultimo giorno ha sempre il suo fascino. Anche se si preannuncia uno Sheraton di Milano con poche persone. Gli organizzatori, giustamente, hanno creato la bolla del mercato. Si entra in pochi ed è obbligatorio l'esito del tampone negativo con non più di 72 ore di anticipo. Insomma, pochi ma buoni. Non ci sarà il tour di coloro che devono fare le passeggiate per farsi vedere e che, probabilmente, non hanno neanche un assistito o cercano più le telecamere che gli affari. Le società ci saranno, con stanze prenotate. E l'ultimo giorno riserva sempre colpi a sorpresa. Alle 20 si chiude la porta. Questa giornata seguitela Live sulla App di Tuttomercatoweb e in televisione, dal mattino presto, su Sportitalia canale 60 del digitale terrestre o sulla App di Sportitalia. Vi racconteremo, come sempre, anche i dettagli dei club di A, B e C. Prima riflessione, a poche ore dalla chiusura della porta: la Roma si è messa, da sola, un cappio al collo. La corda è bella spessa. Risolvere oggi la grana Dzeko non è di poco conto. Lo scambio con l'Inter sarebbe (stato) la soluzione per la Roma ma soprattutto la grande opportunità per l'Inter. Ci aspettiamo un clamoroso inserimento della Juventus che deve fare ancora la punta e si è ridotta all'ultimo giorno? Difficile, improbabile, ma non impossibile. Sarebbe un bel coup de théâtre. L'Inter deve vincere, per forza, lo scudetto. Non sfruttare un'occasione simile che il mercato offre fa riflettere molto. Va bene che Suning è in difficoltà e questo mercato vede Marotta non pervenuto, ma occasioni del genere non si possono lasciare sul mercato. Tra Roma e Lazio, in questo caso, c'è una grande differenza che si è vista tutta nel derby. Il Made in Italy lo preferiamo ancora al Made in Usa o al Made in China. Lotito è antipatico ma con i risultati di campo e di bilancio ha dimostrato di essere uno dei migliori imprenditori pallonari che abbiamo in Italia. Sempre lo stesso DS, molto bravo, e la forza di lanciare un giovane in panchina e di supportarlo nei periodi più bui. Poi tanti sconosciuti presi sul mercato e un senso di appartenenza che alla Lazio si respira grazie all'organizzazione societaria. La Roma è in fase di ricostruzione generale.

Capiamo che ci voglia del tempo ma i disastri di questi mesi non passano inosservati. Il 3-0 a tavolino di Verona, lo 0-3 a tavolino di Coppa Italia, il derby perso con poca dignità e il caso Dzeko sono macchie troppo grandi per pensare di cancellarle subito. In più tutto è successo da ottobre ad oggi. Pochi mesi. La Roma ha bisogna di italianità. Anche urgente. Petrachi è stato licenziato come l'ultimo dei fessi ma oggi sarebbe servito come un ristorante aperto in zona arancione.
La Roma deve cambiare marcia e farlo in fretta. La Lazio ha la sua continuità aziendale, a dimostrazione che Roma è meglio di New York.
L'Inter ha avuto un jolly clamoroso che, fin qui, non ha sfruttato. Prendere Dzeko per i capelli e la Roma per il collo sarebbe (stata) un'opportunità fantastica per Antonio Conte. Non è detta l'ultima parola anche perché Dzeko a Roma non può rimanere. Per ingaggio, per fascia e per ambiente. Oggi deve andare via. Sarà curioso come finirà questa telenovela.
Complimenti al Milan che ha sfruttato questo mercato di riparazione nel vero senso della parola. Un difensore, un centrocampista e un attaccante. Ha fatto le cose nel migliore dei modi e non si è ridotto all'ultimo secondo. L'operatività dei dirigenti rossoneri deve essere da esempio per tutti gli altri club che hanno dormito in questo gennaio: Napoli, Inter e Juventus. Bene il Milan, troppi dubbi sulla Juventus. Le ultime vittorie servono a nascondere la polvere sotto il tappeto ma Pirlo aveva bisogno di riparare, eccome. Centrocampo da sistemare e non è stato sistemato, fino ad oggi, e l'attaccante da prendere senza soldi e con poche idee (confuse). Sarebbe dovuto arrivare Quagliarella, 38 anni, per poi puntare Scamacca, un giovane. Siamo al primo febbraio e ancora non è arrivato nessuno. La Juve deve sistemarsi e chissà se oggi, ultimo giorno di mercato, non ci riserverà qualche sorpresa perché si cambi il giudizio finale su questa sessione, per ora, passata lontano dai riflettori.
Buona chiusura a tutti.

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