La pioggia di soldi dall’Arabia torna a scuotere il mercato italiano. L’Al Hilal rischia di complicare il Mondiale dell’Italia? Kean al bivio: Osimhen blocca il domino degli attaccanti

Ancora l’Arabia, ancora i petroldollari, ancora offerte quasi impossibili da rifiutare. Il mercato, o almeno questo inizio di sessione estiva, torna a essere scosso dai soldi arabi, con due cessioni già fatte, dai nostri club, e altre che potrebbero arrivare a breve giro di posta. L’Atalanta si sfrega le mani per l’ennesima grandissima plusvalenza degli ultimi anni: Mateo Retegui lascia dopo un solo anno a Bergamo, chiuso con il titolo di capocannoniere della Serie A, ma la sensazione è che il guadagno sia interamente per la Dea. Alzi la mano chi pensa che l’italoargentino si sarebbe sicuramente ripetuto nella prossima stagione, senza Gasperini in panchina e con un ciclo interamente da ricostruire. 68 milioni di euro sono un’infinità, impossibile dire di no, per un calciatore che nonostante i tanti gol segnati l’anno scorso, 25 in Serie A, non dà l’impressione di essere un vero campione. La riprova non ci sarà mai, forse, ma una plusvalenza del genere va sempre fatta, sempre, senza pensarci. Starà a D’Amico e company riuscire a sostituirlo, ma la certezza è che il passato ha sempre dato ragione all’Atalanta. Chi avrà una bella gatta da pelare, almeno sulla carta, è l’Italia, perché Retegui uscirà dal calcio che conta e a breve anche Moise Kean potrebbe fare la stessa fine.
L’Al Hilal spaventa la Fiorentina e rischia di complicare il Mondiale azzurro.
L’Al-Quadsiah si è assicurato l’oriundo, e questo lo sappiamo, ma Simone Inzaghi ha puntato l’altro attaccante della Nazionale, con la Fiorentina che trema, vista la clausola da 52 milioni che l’Al Hilal non avrebbe problemi a pagare. Gli arabi devono “soltanto” convincere il calciatore e l’offerta da 20 milioni a stagione sta facendo, per forza di cose, tentennare io classe 2000 viola. Ancora quattro giorni e la clausola scadrà, ma chi dice che l’operazione non possa concretizzarsi anche dopo il 15 luglio? Il mercato è imprevedibile, lo sappiamo bene, ma chi venderà per primo avrà un vantaggio clamoroso rispetto a tutte gli altri. Kean è a un bivio importante della sua carriera, deve decidere tra i soldi e il mettersi per l’ennesima volta in gioco. Ripetersi non è mai semplice, è vero, e il centravanti italiano pensa anche a questo.
Il domino degli attaccanti: grana Osimhen per il Napoli.
Torniamo per un attimo a parlare della velocità come fattore determinante per fare mercato. Cedere prima degli altri sarà importante, soprattutto pensando al domino degli attaccanti, e in questo senso lo stop della trattativa tra il Napoli e il Galatasaray per Osimhen rischia di complicare i piani degli azzurri. L’Atalanta sarà la prima a muoversi, poi potrebbe essere il turno della Fiorentina, ma Antonio Conte sa che non potrà perdere tempo, per non essere costretto a prendere quella che non ritiene essere la prima scelta. Le prossime settimane saranno decisive per il futuro della Serie A, ma anche della Nazionale. Perché non ci nascondiamo dietro a un dito: la qualificazione al Mondiale deve essere centrata, a prescindere dal centravanti.
