Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

De Bruyne – Modric: qualità datata. Gattuso, Juric, Chivu e Tudor: disorientante

De Bruyne – Modric: qualità datata. Gattuso, Juric, Chivu e Tudor: disorientanteTUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:15Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Due di Cuori

De Bruyne e Modric conquistano il cuore facilmente. Grande entusiasmo tra i tifosi del Napoli per l'arrivo del belga. Villa Stuart, dove sono state svolte le visite mediche del giocatore, si è trasformata improvvisamente in una sorta di zona mista di uno stadio di calcio. Cori e tanto affetto appena Kevin è sceso dalla macchina. Non poteva essere altrimenti: nel nostro campionato è arrivato il CR7 dei centrocampisti. Un giocatore in grado di portare tanto volume, qualità ed esperienza. Un centrocampista totale che potrà ricoprire molti ruoli nella mediana del Napoli: tanto oro per Conte.
Analogo discorso va fatto per Modric al Milan. Qui siamo di fronte alla perla del calcio. Un artista in campo, capace di dipingere con i piedi giocate da esporre nella grande galleria del calcio. Talento infinito, esperienza elevata e anche cuore rossonero. Un acquisto al Max per Allegri. Dopo CR7, la cui operazione era discutibile per la Juve solo dal punto di vista finanziario, arrivano altri due fenomeni in Serie A. Sì, perché questi giocatori sono indiscutibili sotto il profilo tecnico, stiamo parlando di categorie di altissimo livello. Certo, rimane un punto da evidenziare: il nostro campionato sta diventando l'ultima tappa della carriera, o quasi, di questi straordinari giocatori. Questo dovrebbe portare a una profonda riflessione su ciò che siamo diventati, ma i nostri vertici del calcio sono troppo impegnati a parlare il politichese. "Finché la barca va, lascia andare" cantava Orietta Berti.

Due di Picche

La nomina di Gennaro Gattuso a Commissario Tecnico della Nazionale, seppur suscitando qualche perplessità, è un tentativo della Federazione di salvare il Mondiale con un protagonista del 2006. Per questo mi sento di fare un grande in bocca al lupo a “Ringhio”: la missione non è semplice. Non è certo lui il colpevole del momento difficile che sta attraversando la Nazionale, ma forse la sua nomina lascia più dubbi che certezze.
La dichiarazione di Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, che parla di Gattuso come di un "simbolo" del calcio italiano, un uomo di "esperienza" e che condividerà "il progetto", lascia più perplessità che entusiasmi. Esperienza? Simbolo? Ma di che stiamo parlando? Le esperienze da tecnico di Gattuso non sono certo esaltanti, e se devo pensare a simboli del calcio italiano, difficilmente citerei Gattuso, lo dico con il massimo rispetto. Parole, solo parole quelle di Gravina, come spesso accade in questi anni.
E poi c'è la questione del "progetto". Ma davvero possiamo parlare di un progetto con il terzo Mondiale a rischio e tre Ct cambiati nel giro di poco tempo? La voglia di tornare al 2006, con i protagonisti di quel trionfo, sembra più una scelta emotiva che razionale, un tentativo di replicare un successo che non ha più niente a che fare con la realtà attuale del calcio italiano. A meno che Gattuso non decida di far scendere in campo Barzagli, Buffon, De Rossi, lasciando la guida tecnica a Prandelli… Si scherza, naturalmente, anche se…
Sotto questa luce, sembra che la nomina di Gattuso non sia altro che un disperato tentativo di Gravina di risolvere una situazione che sfugge dalle sue mani. Piuttosto che un uomo di "esperienza" o un "simbolo", Gattuso sembra rappresentare l'ennesima scommessa di una Federazione che non sa più che pesci prendere.
La confusione che aleggia attorno alla Nazionale si riflette anche nei club italiani, dove le scelte degli allenatori lasciano spazio a tanti dubbi. Juric all'Atalanta, Chivu all'Inter, Tudor alla Juve: nessuno, nemmeno gli addetti ai lavori avrebbero mai immaginato questi nomi sulla panchina di questi club. Disorientante!
Alla fine, tra Gattuso e gli altri, possiamo solo sperare di sbagliarci. Ma la sensazione è quella di trovarsi in una corsa disperata per "salvarsi", con una Federazione e dei club che sembrano non avere una visione chiara su dove vogliono andare. E, mentre ci preoccupiamo della Nazionale e di un possibile Mondiale che sembra sfuggire, ci chiediamo se non sia il caso di pensare, prima di tutto, a un vero progetto che faccia ripartire il calcio italiano, partendo dalle basi e non da slogan.

Jolly

Questa volta non indico un jolly già uscito, ma uno che potrebbe uscire: magari potrebbe essere preso dalla Lazio, con il ritorno di Peruzzi. Il tecnico Sarri e il portierone si sono incontrati a Castiglione della Pescaia lo scorso fine settimana. Il comandante stima molto Peruzzi e lo vorrebbe al suo fianco nella sua seconda avventura a Formello. Il ritorno dell’ex numero uno biancoceleste potrebbe essere un segnale importante per dare al club una struttura forte e credibile. Magari Sarri riuscirà a convincere Lotito, e questa potrebbe essere la prima vittoria di Maurizio bis...

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile