Ranocchia: "Chivu era una scelta azzeccata, intelligenza e sensibilità diverse dagli altri"
In una lunga intervista al Corriere dello Sport, l'ex difensore nerazzurro Andrea Ranocchia è tornato sul pronostico fatto a inizio stagione, quando indicò Cristian Chivu come uomo giusto per l’Inter. Un’intuizione che oggi rivendica con convinzione: "È stato facile per me: conosco Cristian, ho passato anni con lui nello spogliatoio e mi era sembrata subito una scelta azzeccata. Ero convinto al 100%".
A spiegare la sua certezza, Ranocchia non ha dubbi:
"Ha un’intelligenza e una sensibilità diverse dagli altri. È fondamentale per un allenatore sapersi mettere nei panni dei giocatori, e lui riusciva a farlo già quando giocava. Non parlava tantissimo, ma quando lo faceva tutti ascoltavano, e in un’Inter piena di campioni non era scontato".
Il rapporto tra i due nasce presto:
"Arrivai all’Inter a 21 anni, con poca esperienza. Lui mi accolse in maniera splendida. Dal punto di vista umano è una persona rara".
Analizzando l’impatto tattico del Chivu allenatore, Ranocchia si è soffermato sulla partita contro la Lazio:
"Nei primi dieci minuti non li hanno fatti giocare. Una pressione incredibile: da lì nasce il gol di Lautaro. Sono stati spaventosi".
Ma ciò che lo colpisce di più è la gestione mediatica:
"Ha un modo di comunicare fuori dal comune. Risponde come Mourinho, Guardiola o Klopp. Esce dal recinto delle ovvietà. Le sue conferenze stampa sono fantastiche".








