Serse Cosmi, simbolo del Perugia di Gaucci e Nakata. Finito nel tritacarne dei subentri (ed esoneri)

Serse Cosmi a inizio del 2000 era diventato uno dei preferiti della Gialappa's Band. Perché con un manipolo di sconosciuti, presi spesso dalla Serie C1, era riuscito a creare un Perugia molto interessante. "Liverani metti er crosseeee" era la battuta che risuonava in ogni collegamento di Maurizio Crozza, agli albori di una carriera poi fulminante. Quello con Gaucci è stato un binomio quasi indissolubile per quattro anni, fino alla retrocessione in Serie B da quindicesimo in classifica.

Oggi Cosmi compie 65 anni e probabilmente si chiede ancora cosa ne sarebbe stato della sua carriera se il 2005 fosse svoltato diversamente. Promozione in Serie A con il Genoa ma retrocessione d'ufficio per la valigetta di Maldonado. Probabilmente avrebbe allenato Lavezzi e Milito e non l'Udinese, comunque in Champions League nella stagione successiva. Perché da lì in poi non ha avuto più una stabilità, entrando nel lotto degli allenatori che subentrano sempre, ma non iniziano mai la stagione.

È stato costretto a tornare in Serie B, con il Brescia, senza trovare la promozione. Poi Livorno, Palermo, Lecce e Pescara, in Serie A, sempre subentrando e poi venendo esonerato (o retrocesso). Un'altra volta la stabilità in B a Trapani, divenendo poi cittadino onorario della città siciliana grazie alle due salvezze - e in realtà un playoff per la Serie A - tornando poi però di nuovo nel tritacarne dei subentri. Cosmi ha comunque segnato una stagione indimenticabile per la città di Perugia, l'ultimo Nakata ma anche Ahn e Ze Maria, vincendo un Intertoto e finendo in Coppa UEFA, retrocedendo forse anche per il doppio impegno fino ai sedicesimi contro il PSV EIndhoven.