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Agresti alla Gazzetta: "Il sinistro di Dimarco, incredibile come le scelte di Garcia"

Agresti alla Gazzetta: "Il sinistro di Dimarco, incredibile come le scelte di Garcia"TUTTO mercato WEB
lunedì 25 settembre 2023, 09:57Rassegna stampa
di Paolo Lora Lamia

Nel suo consueto fondo su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Stefano Agresti ha fatto il punto sulla Serie A iniziando dal successo dell'Inter ad Empoli: "L’Inter è affaticata, non riesce a sbloccare subito la partita di Empoli - che ne ha appena presi sette dalla Roma e ha cambiato allenatore - tanto che tra i nerazzurri affiora un briciolo di nervosismo, quasi di ansia: vuoi vedere che abbiamo davvero un problema a battere le piccole squadre? Ci pensa il tifoso diventato calciatore ad allontanare la paura, è straordinario il modo in cui colpisce la palla, è incredibile l'angolo in cui va a piazzarla. Inzaghi vola via, è in fuga, si aggiunge a tre allenatori che alla guida dell’Inter hanno vinto le prime cinque partite di campionato: Herrera, Mancini, Conte. Nessuno di loro ha poi conquistato lo scudetto in quella stessa stagione, ma la storia è fatta per essere cambiata".

Sulla reazione di Osimhen al cambio nel finale di Bologna-Napoli: "Non è mai bello quando un giocatore sostituito se la prende pubblicamente con il suo allenatore, peggio ancora se sono due (Kvaratskhelia è già alla seconda puntata della contestazione). Ma se i calciatori migliori della squadra reagiscono allo stesso modo nei confronti di chi li guida dalla panchina, significa che qualcosa là dentro non funziona, e questo a prescindere dal giudizio che ognuno ha sulle scelte di Garcia. In merito alle quali la nostra idea è chiara: ferma restando la legittimità del tecnico di decidere come vuole, è incomprensibile il motivo che lo spinge a togliere i suoi migliori realizzatori nel momento in cui è alla ricerca disperata del gol. Qual è la logica tecnica di queste sostituzioni? Noi non ne troviamo traccia".

Chiusura su Torino-Roma, decisa dai rispettivi centravanti: "Della serie: i grandi centravanti, quando si hanno, devono essere lasciati in campo (vero Garcia?). Sono stati loro, Romelu e Duvan, a firmare l’uno a uno di Torino-Roma, una partita di grande intensità, che tutt’e due le squadre hanno provato a vincere fino all’ultimo istante. Le storie di Lukaku e Zapata si sono toccate durante l’estate: se i giallorossi fossero riusciti a prendere il colombiano, non sarebbero andati all’assalto del belga. Il club granata è riuscito a chiudere l’operazione fallita dal dg romanista Pinto, e Juric trae grandi benefici dalla presenza di un attaccante così forte".

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