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Salernitana, tempo di sana competizione: tutti utili nessuno indispensabileTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
lunedì 14 ottobre 2024, 23:30News
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, tempo di sana competizione: tutti utili nessuno indispensabile

Quando Petrachi ha scelto, e reso pubblica la sua opzione, di operare un rinnovamento totale della rosa della nuova Salernitana chiamata a ripartire dalla cadetteria, il proposito era certo quello di resettare tutto e respirare una diversa e ben più salubre aria all'ombra dell'Arechi. Quando Martusciello, nel post gara con il Catanzaro, riguardo l'avvicendamento del "top player" granata Amatucci, ha dichiarato in sala stampa che nella sua squadra tutti sono importanti e nessuno deve essere ritenuto, e ritenersi, indispensabile, l' obiettivo era comunicare che il gruppo è più forte dei singoli e si ragiona con il noi anziché con l'io. Eccolo il piccolo grande segreto della Bersagliera 2024/25 ed eccolo anche il principale motivo di ritrovati orgoglio e speranze nel popolo salernitano: il clima finalmente positivo e costruttivo che si respira nel gruppo granata non solo in partita, ma anche negli allenamenti e pure fuori dal rettangolo verde. 

Un'impresa umana prima ancora che sportiva questa ritrovata unità e amalgama, che porta la firma di questo duo così acclamato e così affiatato, come da diverse stagioni non capitava nella città del cavalluccio marino. Adesso, man mano che ritorneranno disponibili i calciatori che popolano attualmente l'infermeria, arriverà per Martusciello il momento di confrontarsi con una piacevole abbondanza di opzioni per scegliere gli undici titolari. Arriverà anche il momento, tuttavia, della sana e bella competizione che vedrà coinvolti gli atleti in maglia granata per fare bene in ogni allenamento, ben impressionare il loro mister e guadagnarsi la titolarità nella successiva sfida ufficiale all'orizzonte. Un competere lealmente per giocare e non sedersi comodamente in panchina nel fine settimana non può che essere una buona notizia per la Salernitana, che era reduce da situazioni ben diverse, come calciatori che in campo non volevano scendere o che, se lo facevano, sembravano farti un piacere.

 In porta e in difesa in questo momento la competizione è molto più relativa, con i cinque moschettieri della retroguardia campana ben saldi nel loro ruolo di titolari, ma mai rilassati al punto da dare ciò per scontato. Bronn e Ferrari vanno forte ultimamente ma Velthuis e Ruggeri corrono e si impegnano per farsi trovare pronti al bisogno e puntano al campo anch'essi. Allo stesso modo pure Ghiglione e Gentile a destra e Jarozsinski a sinistra applaudono rispettivamente Stojanovic e Njoh, ma coltivano ambizioni di ribaltare le attuali gerarchie. A centrocampo, sulla trequarti ed in attacco, invece, il clima di competizione instauratosi promette scintille, basti pensare alla lotta serrata per scendere in campo ed affiancare il play Amatucci (forse ad oggi il più difficile da rimpiazzare!) come mezzali, che potrebbe coinvolgere Reine Adelaide, Tongya, Soriano, Tello e Maggiore e la bagarre per scendere in campo nel ruolo di centravanti tra Simy, Torregrossa e Wlodarczik. Anche Braaf deve guardarsi da Tongya se questi dovesse provare a trovare spazio sull'esterno sinistro d'attacco, così come Kallon potrebbe competere con Verde, non ancora ai suoi livelli, sull'out destro offensivo del 4-3-3 di Martusciello.

Ci sarebbero poi anche altre soluzioni ancora che porterebbero a dare chance al duttile Hrustic, mezzala ma anche potenziale esterno o trequartista. Quel che conta è, però, che tutti lottano e concorrono per scendere in campo e dare il massimo per la Bersagliera e, se non dovessero riuscirvi dal primo minuto, allora sarebbero pronti a sostenere i compagni dalla panchina facendosi trovare pronti e carichi in caso di subentro. Petrachi e Martusciello hanno rivoluzionato felicemente i metodi di gestione del gruppo granata e i risultati iniziano a vedersi sempre più, nel rispetto dei ruoli e nella riconquistata gioia di giocare al calcio, già la stessa che anche le "pecore nere" Boulaye Dia e Lassana Coulibaly parrebbero aver trovato rispettivamente alla Lazio ed al Lecce. Contro lo Spezia e la Cremonese attese le conferme delle nuove armi della Salernitana, oltre allo storico alleato rappresentato dall' Arechi e dal suo unico ed ineguagliabile pubblico.