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Bologna, Odgaard: "Motta allenatore top". Fenucci: "Si parla troppo del futuro di Thiago"

Bologna, Odgaard: "Motta allenatore top". Fenucci: "Si parla troppo del futuro di Thiago"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 7 febbraio 2024, 14:45Serie A
di Micol Malaguti
fonte a cura di Leonardo Bosello

13.45 - Tra pochi minuti verrà presentato in conferenza stampa uno dei tre nuovi acquisti del mercato di gennaio del Bologna di Thiago Motta: Jens Odgaard. L'attaccante danese classe '99 arriva dall'AZ di Alkmaar con la formula del prestito con diritto di riscatto. Segui qui su TUTTOmercatoWEB.com la diretta testuale della conferenza stampa del nuovo rinforzo dei rossoblù.

14.02 - Inizia la conferenza di presentazione di Odgaard, assieme al nuovo acquisto l'amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci.

Fenucci: "Jens è uno degli arrivi del mercato di gennaio, mercato in cui abbiamo investito, insieme al Napoli siamo la squadra che ha speso di più. Alcuni giocatori acquisti per il presente e per il futuro, investimenti importanti per dare risorse per aiutare la squadra ad inseguire un sogno per noi e per i tifosi".

Da quest'estate sapevi del Bologna o è successo tutto a gennaio?
"Sono sempre stato attratto dall'interessamento del Bologna, è stato per me sempre interessante, avevo già in testa da tempo questa squadra e ho colto l'opportunità quando è capitata a gennaio"

Hai parlato con Karlsson e Beukema?
"Ho sentito spesso Beukema, siamo amici, era molto felice del suo trasferimento, mi ha detto che si è trovato subito molto bene. Mi ha dato la sicurezza che Bologna è un bel posto dove stare e che sarei arrivato in un bel gruppo di lavoro".

Quanto sei cambiato dall'ultima volta in Italia?
"Sono qui per migliorarmi giorno dopo giorno, farò sempre il massimo. Ho deciso di tornare, Bologna è una grande opportunità, sono cresciuto molto".

Come si lavora con un attacco così forte, con Zirkzee? Cosa ti ha impressionato di Thiago Motta?
"Credo che avere un gruppo così sia meglio, crea tanta competizione nel gruppo, ma ci aiuta a tutti nel supportarci per fare bene, per cercare di dare il meglio e di migliorarci. La filosofia dell'allenatore è quella di dare il meglio negli allenamenti per dimostrare di poter giocare dal primo minuto nel week-end. Thiago Motta è un allenatore top, ha avuto un approccio molto diretto con me, mi ha detto cosa si aspetta dai giocatori e cosa si aspetta da me, questo è molto importante per un giocatore".

Che aspettative hai per te stesso? In che ruolo ti vedi in attacco?
"Le mie aspettative qui sono di crescere e di migliorarmi sempre. Sono un attaccante ma sono un giocatore flessibile, gioco spesso sull'ala, posso giocare da 10 o davanti, giocherò dove mi sarà richiesto".

Impressioni sul Dall'Ara?
"Molto positive, c'era una bella energia, è stata una grande rimonta ed i nostri tifosi ci sono stati molto vicino".

Che rapporto hai con Karlsson?
"Ho un grande rapporto con lui, sia dentro che fuori dal campo. Siamo stati compagni di squadra e ora di nuovo. È molto bello averlo nel gruppo perché ci possiamo sostenere a vicenda".

Hai un idolo calcistico?
"Adesso mi ispiro a quelli al top mondiale, il mio idolo calcistico in infanzia è stato Ronaldinho, la mia generazione è cresciuta con i suoi video su Youtube".

Cosa ti ha colpito di Bologna?
"Sento la passione per il calcio, mi ha colpito girare la città e vedere bandiere e i simboli di questa squadra. È una cosa molto positiva".

Cos'ha di speciale l'AZ Alkmaar?
"Credo la filosofia nel giocare a calcio, volere la palla e giocare con il pallone. È la stessa cosa che vedo poi qui con Thiago Motta, molto simile a com'era all'AZ".

Hai un mito del calcio danese? Frequenti o hai frequentato corsi di studio?
"Non lo so, non so se ne ho uno danese a cui ispirarmi. Ho iniziato gli studi ma poi mi sono dovuto fermare per fare il calciatore professionista a tempo pieno, già da quando ero molto giovane".

14.22 - Fine conferenza di presentazione di Odgaard, parla Claudio Fenucci.

C'è la sensazione di un mese speciale a febbraio?
"Credo che la risposta più ovvia è quella di Thiago, pensare partita per partita, è quello che fa qui lui. La volontà di rafforzare la squadra a gennaio è stata per lottare per un obiettivo importante, mantenendo alto il livello della rosa per essere competitivi in questa seconda parte dell'anno. Siamo soddisfatti di quelli che hanno giocato fin qui, ma andava fatto qualcosa davanti, mentre dietro in difesa abbiamo preso un giocatore di prospettiva (Ilic). Davanti abbiamo preso dei giocatori pronti".

Rinnovo Thiago?
"Non ci sono novità, la cosa positiva è che lui e il suo staff lavorano qui come se avessero un contratto a lungo termine. Si parla troppo del futuro di Thiago e del futuro dei calciatori di proprietà del Bologna, siamo in lotta per un grande obiettivo. Per il contratto di Thiago, nei prossimi giorni e settimane incontreremo di nuovo l'agente e vedremo se si potranno fare dei passi avanti".

Che fiducia sente verso l'inseguimento di questo sogno?
"Diversi elementi. Il lavoro dello staff e dell'allenatore, Jens Odgaard lo ha capito subito: le prestazioni si producono con il lavoro durante la settimana. Abbiamo giocatori con qualità tecniche importanti, un'entusiasmo attorno a noi importante. Questo fa si che possiamo lottare per il perseguimento di un sogno un obiettivo straordinario che sarebbe quello di arrivare nella massima competizione europea. Siamo lì, è giusto cullare questo sogno, è un obiettivo che non deve generare pressione nel gruppo, va vissuto con serenità, abbiamo perso punti per strada anche non per colpa della squadra, essere qui dimostra la bontà del lavoro del tecnico e della squadra".

Il tema rinnovo di Thiago: vi siete dati una deadline?
"No, non c'è una deadline, perchè ripeto sta facendo un grande lavoro giornalmente, per far crescere il collettivo ed i singoli. È necessario parlare con chi lo rappresenta, per far arrivare le nostre proposte. Non è una trattativa che si può fare attraverso i media, le novità le saprete subito quando ci saranno".

I protagonisti di questa stagione sono sulla bocca di tutti: il Bologna avrà la forza di trattenerli?
"Mi piacerebbe che fossimo più attenti a vivere al percorso che stiamo facendo, invece di pensare a quello che succederà nel futuro. Penseremo in futuro a come migliorare la squadra, dipenderà dal mercato. Mi piacerebbe fossimo tutti più concentrati sull'obiettivo sportivo".

Castro la trattativa più lunga o sarà più lunga la trattativa sulle riforme tra Lega Serie A e Figc?
"Per Castro è stata una trattativa complessa, il Velez voleva cederlo a giugno ma il ragazzo arriverà tra pochi giorni. L'altra vicenda è molto più complessa e richiederebbe tempo per spiegare le motivazioni. La Lega ha la necessità di portare avanti delle riforme: primo punto sulle infrastrutture in cui siamo troppo indietro sulle possibilità di fruire gli stadi e di attrarre i tifosi. In Europa negli ultimi anni hanno speso 22 miliardi per la costruzione degli stadi, dobbiamo vedere dove siamo noi, con un dialogo anche con il governo. Il secondo punto sono i temi organizzativi, il format del torneo e la mission dei campionati, vedremo anche come si muoverà la Premier League. La Lega oggi deve trovare una proposta forte: in autonomia staccandosi, oppure restando all'interno del mondo sportivo ma con una voce molto diversa rispetto a quella che ha avuto fino ad oggi".

Sei preoccupato per l'andamento della Primavera?
"Ci aspettavamo di più, ma l'obiettivo è crescere dei giocatori che possano diventare utili per la prima squadra, anche magari con percorsi in prestito in Serie B, come stanno facendo Raimondo o Pyyhtia, oppure Motolese in C all'Olbia".

10 anno della gestione Saputo, tornasse indietro rifarebbe la scelta il presidente?
"Dovete chiederlo a lui, vive molto da vicino questa squadra inseguendo questo sogno. Siamo partiti 10 anni fa salendo dalla B, poi assestandoci in Serie A, con investimenti organizzati con intelligenza, adesso abbiamo un allenatore che ha valorizzato questi investimenti, quindi il salto penso si sia visto. Godiamoci il viaggio".

Quanto incide Sartori? Saputo ha mai pensato di creare un network con il Montreal come il Manchester City Group o come i Pozzo?
"Sartori e Marco stanno facendo un grande lavoro, Sartori lo conosco da 25 anni e avevo promesso che non avrei mai lavorato con lui perchè non trovammo l'accordo per Iori del Chievo. È il re delle plusvalenze, speriamo porti anche i risultati. Sul Network noi in realtà pensiamo a come interagire con le società di altre categorie per il percorso di formazione dei giovani, per compensare il divario tra la Primavera e il mondo professionistico. In prestito però a volte non ci sono strutture e preparatori adeguati. Al momento è solo un'idea ma per il futuro".

14.46 -Fine conferenza di Claudio Fenucci.

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