Capello: "Leao, serve costanza. Le punizioni di Fonseca e Conceicao? Cose da bambini"

Per parlare dei temi di attualità di casa Milan, a La Gazzetta dello Sport, è intervenuto l'ex tecnico di lungo corso e oggi opinionista Fabio Capello. Queste le sue parole iniziando dalla maturazione che si aspetta da Rafael Leao: "Per un atleta 26 anni sono l’età della maturità: o ci sei o non ci sei. Ma, nel suo caso, è soprattutto l’età della continuità. Da uno come lui è lecito attendersi un rendimento di alto livello, però con costanza. Allegri deve riuscire a tirargliela fuori. Ma il salto di qualità deve trovarlo essenzialmente dentro di sé. Le punizioni di Fonseca e Conceicao? Mettere in castigo un giocatore per me è una cosa da bambini. Se decidi di porti in questo modo, significa che manchi di leadership".
Sull'addio di Theo Hernandez.
"Un peccato. È stata la corsia mancina più bella d’Europa, molto in termini di corsa, meno con la testa. Hernandez purtroppo a un certo punto ha mollato".
Sulla conferenza stampa di presentazione di Allegri.
"È l’atteggiamento che mi aspettavo da lui, ma deve stare attento perché ha tolto tutta la pressione ai giocatori. È un grande pericolo, perché il suo è un ombrello grande, quindi dovrà responsabilizzare per bene la squadra, entrarle nella testa".
