Conceicao ritrova l’Olimpico: “Bei ricordi, ma sono il passato. Non siamo arrabbiati”

Sergio Conceiçao ritrova da avversario lo stadio Olimpico. Alla vigilia della finale di Coppa Italia con il Bologna, il tecnico del Milan, che da calciatore ha vestito la maglia della Lazio dal 1998 al 2000 e poi nel 2003/2004, rievoca così il suo periodo biancocelesti: “Questo stadio mi ha dato delle belle soddisfazioni da calciatore, ma è il passato. Domani abbiamo una finale in cui dovremo essere al massimo, contro una squadra di cui conosciamo l’intensità e la capacità di sfruttare ogni duello come se fosse l’ultimo. Dovremo avere lo stesso atteggiamento, ogni partita ha il suo percorso che dipende dai dettagli. Noi dovremo essere pronti per i vari scenari, sapendo che affronteremo una squadra un po’ diversa da quella con cui abbiamo giocato pochi giorni fa. Ma abbiamo lavorato e preparato bene questa gara, speriamo di dare una buona risposta”.
L’esperienza in Coppa di Portogallo la può aiutare?
“Ne ho vinte quattro, più tre campionati. Sono situazioni in cui noi vogliamo dare una risposta positiva, non c’entra niente il tipo di competizione o quello che ho vinto in Portogallo. Quello è il passato, conta solo la partita di domani”.
Sembra più tranquillo, a cosa è dovuto?
“Ho già qualche partita come allenatore alle spalle… Sono tredici anni che lo faccio e ogni partita ha la sua pressione, il suo carico. C’è la voglia di vincere, c’è l’ambiente. È chiaro che le finali e i titoli portino un’adrenalina diversa, ma non si tratta di essere tranquilli o di farlo vedere a voi. Non penso a questo: davanti a voi sono quello che sono, è così. Sembra che siamo arrabbiati o impauriti, ma no. Non c’è paura, nella vita come nello sport: c’è la voglia di competere con un avversario, c’è concentrazione, c’è lo spirito che tutti quelli che vogliono vincere hanno”.
