"Poi parlerò io", promessa o minaccia? Conceicao enigmatico sul futuro: "Né l'una né l'altra..."

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro il Bologna, in programma domani sera all'Olimpico di Roma alle ore 21, mister Sergio Conceicao ha evitato di rispondere a una domanda sul suo futuro, alimentando ancora una volta dubbi e rumors sul possibile addio in estate. Di seguito le risposte in merito del tecnico del Milan.
La frase "Poi parlerò io" è una promessa o una minaccia?
"Né una né l'altra".
La vediamo tranquillo.
"Ho già tante partite da allenatore, lo faccio da 13 anni. Tutto l'ambiente ha voglia di vincere, l'adrenalina c'è sempre ma non penso certo a che faccia avere davanti a voi, per passare un'espressione o un'altra. Sono quello che sono. E nello sport non esiste la paura, ma la voglia di competere. Questo è lo spirito che ha chi vuole vincere".
Le sembra il suo miglior Milan?
"Come risultati dico di sì, i primi tre mesi sono stati molto difficili ma non voglio ripetermi. Noi come uomini dipendiamo dai risultati".
Il trofeo cambierà il senso di questa stagione?
"Di sicuro un trofeo fa piacere, sarebbe una soddisfazione per i tifosi all'interno di un'annata difficile. Sembriamo arrabbiati, ma dentro abbiamo un piacere enorme di affrontare il Bologna in finale: non c'è paura, ma voglia di titolo".
