E il sogno divenne realtà: la Sampdoria festeggia i 30 anni dello Scudetto 90-91

Ore 17.47 di un pomeriggio caldo e soleggiato del 19 maggio di 30 anni fa. Tullio Lanese di Messina porta il fischietto alle labbra e fischia tre volte. E' un momento storico che ogni tifoso faticherà a dimenticare. Anzi, mai dimenticherà. E' il pomeriggio della sfida contro il Lecce, vinta per 3-0 e che sancì l’aritmetica conquista del primo storico scudetto della Sampdoria. Pubblico in delirio fin dalle prime battute del match, Roberto Mancini, allora squalificato, esce dal tunnel degli spogliatoi alzando un enorme scudetto di cartone. Dalla Gradinata Sud si solleva un enorme fumo tricolore, formato dai fumogeni, che avvolge tutto il settore. Il cielo azzurro sopra Genova si dipinge di blucerchiato.
Gli uomini del trionfo - Un traguardo atteso, bramato e alla fine raggiunto dalla società del presidente Paolo Mantovani, artefice di questa realtà straordinaria insieme al direttore sportivo Paolo Borea. Un percorso di crescita iniziato con la conquista di tre Coppe Italia - 1984-1985, 1987-1988 e 1988-1989 - e una Coppa delle Coppe nel 1989-1990 sommata ad un’altra finale sempre di Coppa delle Coppe persa contro il Barcellona a Berna l’anno precedente al successo di Göteborg contro l’Anderlecht. La formazione ormai ha le sembianze di una poesia. Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Lombardo, Cerezo, Mancini, Dossena. A disposizione: Nuciari, Lanna, Invernizzi, Mychajlycenko, Ivano Bonetti, Branca più i giovani Dall’Igna, Calcagno e Mignani. Allenatore: Vujadin Boskov da Novi Sad. Nessun titolare, nessuna riserva. Basti pensare alle 33 presenze complessive e 8 reti di Branca o alle 41 di Lanna fino ai 45 gettoni e 5 gol di Invernizzi e ai 37, con un gol, di Bonetti.
Una cavalcata memorabile - Un percorso netto, una cavalcata decisa e vittoriosa. Ci sono stati anche momenti di appannamento, come la prima sconfitta stagionale arrivata nel derby contro il Genoa di Bagnoli oppure il punto raccolto in tre partite proprio alla fine del girone di andata: sconfitte a Marassi contro il Torino e in trasferta contro il Lecce e poi pareggio interno contro la Lazio. Dopo arrivarono cinque vittorie di fila senza subire gol e nessun ko fino al termine della stagione. A porre la ciliegina sulla torta il fatto di non aver mai perso nessuno scontro diretto, eliminando di volta in volta le concorrenti per il titolo. Dal Napoli di Maradona, sconfitto 4-1 sia all’andata che al ritorno, alla Juventus di Maifredi, 0-0 al Delle Alpi e successo casalingo per 1-0, al Milan di Sacchi e degli olandesi, 1-0 a San Siro e 2-0 a Marassi, fino all’Inter dei tedeschi, 3-1 in dieci contro undici al "Ferraris" e vittoria 2-0 nel match che rese tutti consapevoli dell’impresa che si stava compiendo prima del 3-0 contro il Lecce firmato nel giro di una mezz’ora da Cerezo, Mannini e Vialli.
Le iniziative - In un giorno storico per la Sampdoria, sono molteplici le iniziative che si svolgeranno nelle prossime ore. Oltre all'uscita di diversi libri che narrano le gesta della squadra blucerchiata guidata dai gemelli del gol Vialli e Mancini, la società ha varato da due giorni l'hashtag su Twitter #LaNostraFavola dove i tifosi possono raccontare le loro sensazioni e condividere i loro ricordi di quel 19 maggio di 30 anni fa. Dalle 10 alle 20 nella centralissima piazza De Ferrari la coppa verrà esposta ai tifosi che potranno fare le proprie foto accanto al trofeo. Questa sera invece, alle ore 19, i Gruppi della Sud e la Federclubs si daranno appuntamento, nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, a Sampierdarena, feudo genovese blucerchiato, per scoprire una targa commemorativa laddove si tenevano le prime riunioni dei soci della Sampierdarenese in vista della fusione con l’Andrea Doria, certificata poi il 12 agosto del 1946 presso lo studio del notaio Bruzzone di Galleria Mazzini nel centro cittadino. Un’occasione per festeggiare un anniversario storico. E ricordare un tempo che non è mai troppo lontano.
