Eccoci ufficialmente giunti alla nuova telenovela. Un'altra puntata è andata

La trattativa per Ardon Jashari al Milan sta assumendo ormai i caratteri tipici di una vera e propria telenovela: lunghezza dei discorsi, episodi che si ingarbugliano l'uno con l'altro, passi in avanti che sembrano passi indietro e passi indietro che sembrano passi in avanti, dichiarazioni a distanza e notizie che si smentiscono da sole e chi più ne ha più ne metta. Ieri, l'ennesima riprova.

Presenza
Dal Belgio erano sicuri: Jashari non si sarebbe presentato al primo allenamento della settimana del Bruges in vista della finale di Supercoppa belga di domenica. E, invece, lo svizzero è stato puntualissimo al centro di allenamento. Si è allenato da solo e non col resto dei compagni, ma era presente, in ossequio ai suoi doveri contrattuali. Quindi che vuol dire? Che vuole restare al Bruges e si è arreso pure lui al trasferimento al Milan?

Cifre
No, è una strategia. Forse quella giusta. Jashari, d'accordo col il suo entourage, ha ritenuto opportuno non andare allo scontro fortissimo con il suo club: niente braccio armato, ma volontà reciproche che continuano ad essere ribadite nel rispetto di entrambe le parti. Lo svizzero vuole trasferirsi al Milan, il Bruges vuole almeno 35 milioni di parte fissa per lasciarlo partire, il Milan non andrà oltre i 32,5 già precedentemente offerti. In attesa delle prossime puntate.