Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
esclusiva

Christillin: "Juve, il ciclo è finito. Ora ripartire da Pirlo e da Ronaldo"

ESCLUSIVA TMW - Christillin: "Juve, il ciclo è finito. Ora ripartire da Pirlo e da Ronaldo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 10 marzo 2021, 20:15Serie A
di Pietro Lazzerini

L'amarezza condivisa con una chat di amici dopo la le delusioni degli ultimi due anni ma anche la voglia immediata di guardare avanti, in una stagione che servirà per costruire il futuro e che non può guardare solo al presente. Evelina Christillin, tifosissima della Juventus e membro del board FIFA, rilegge la partita e lo fa con grande lucidità, quella della sportiva oltre che della dirigente: "Un bagno di umiltà forse può fare bene alla Juventus - dichiara in esclusiva a TMW - Visto il gioco della Juve attuale, non credo che comunque sarebbe andata molto oltre ai quarti. Ieri il primo tempo è stato un po' avvilente, poi nella ripresa è andata meglio ma i bianconeri sono stati sfortunati. Mi ricorda molto quanto accaduto col Lione, per due volte il gol in trasferta, che praticamente non esiste più considerando la situazione attuale degli stadi e non solo, ci ha condannato all'eliminazione".

Come si vive il day after di una eliminazione così?
"Con grande amarezza. Io ho visto tutte le finali di Champions della Juventus tranne quella di Belgrado e ho visto anche tante sconfitte. Tutte le volte è difficile, tutte le volte si esce dal campo quasi rassegnati. Anche ieri è stato così, non ho chiuso occhio tutta la notte. Ma già stamani i messaggi che mi arrivavano sul telefono avevano cambiato tono. Siamo la Juve, dobbiamo guardare avanti".

Con quale Juve?
"Sicuramente dopo 9 scudetti, le coppe e le supercoppe, oltre alle finali raggiunte e perse, è normale che un ciclo arrivi al termine. Parliamo di 10 anni di calcio. Io ringrazio la Juve di questi anni, per quello che ha fatto, ma ora bisogna rifondare e guardare avanti, ripartendo anche da alcuni giovani forti che abbiamo in rosa".

L'anno scorso però la Champions costò il posto a Sarri, quest'anno con Pirlo andrà diversamente?
"Come si fa a paragonare Sarri con un giovane come Pirlo che debutta su un palco di eccellenza come quello della Juve? Io ero allo stadio il 7 agosto contro il Lione e quella sconfitta fu la goccia che fece traboccare il vaso. L'atmosfera non era delle più serene intorno all'allenatore mentre ora Pirlo è ben voluto da tutti, non solo dai giovani ma anche dai senatori che poco tempo fa giocavano insieme a lui. A Pirlo va dato credito e fiducia, per rifondare una squadra che non ha costruito lui".

Ronaldo era arrivato per vincere la Champions, ieri rischia di essere l'ultima partita europea con la maglia della Juve?
"Mi auguro proprio di no, visto che ha un altro anno di contratto. Mi auguro che resti e non credo che ieri sia stato il punto di non ritorno. Il suo arrivo ha aiutato tutto il calcio italiano anche a livello mondiale. Ha reso alla Serie A un presitigio e una fiducia che il Mondiale ci aveva tolto. A Torino abbiamo avuto un sacco di visite di turisti venuti per lui. Torino e la Juve sono andati in giro per il mondo insieme a lui e ai suoi milioni di followers. È stata una mossa vincente e poi la Champions la vince sempre e solo una squadra. Forse noi tifosi dobbiamo rassegnarci e pensare che sia una coppa maledetta. Magari quando non sarà più un'ossessione riusciremo a vincerla".

Agnelli ora punta molto anche sulla Super Lega, lei cosa ne pensa?
"Da membro del board FIFA preferisco non entrare nei dettagli. La prima cosa da fare riguarda solo la situazione finanziaria dei club di tutto il mondo, questo stiamo facendo sia come FIFA che come ECA. Il calcio rischia di strangolarsi da solo. Vediamo come arriveremo alla fine del prossimo triennio, visto che attualmente, in un anno, sono già stati persi 6 miliardi in Europa e 8 miliardi a livello globale".

© Riproduzione riservata
Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile